Magari votate il sacco, ma votate

Le schede elettorali
di Italo Carmignani
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Domenica 4 Marzo 2018, 15:40 - Ultimo aggiornamento: 15:48
PERUGIA - Un esercito di 672.314 persone che di anno in anno si assottiglia sempre di più. Sono gli umbri chiamati oggi a recarsi alle urne nelle 1.005 sezioni elettorali della regione. Dalle 7 alle 23. Guardando alle ultime Politiche, si sono persi per strada migliaia di elettori: oltre 11.500 (-1,7%) rispetto al 2013 e circa 18mila (-2,6%) considerando le elezioni di dieci anni fa. L'equivalente di un piccolo partito sparito nel nulla. Saranno circa 37mila, invece, i ragazzi che si presenteranno per la prima volta alle urne. Confermata la maggioranza di donne nel corpo elettorale: 51,9 per cento. La piccola Umbria eleggerà anche questa volta una pattuglia di sedici parlamentari. Più precisamente: nove deputati e sette senatori. Cinque anni fa l'affluenza nel Cuore verde raggiunse la quota del 79,51 per cento.Certo, la politica ne esce sconfitta da chi la snobba, ma per il resto si perdono due diritti, quello dello sport nazionale, il lamento, e quello della democrazia, decidere con il voto. Chi non vota perde il facoltà di lamentarsi per quanto accadrà perché ha taciuto nel giorno delle elezioni. Ai giovanissimi la cosa potrebbe importare poco, ma forse loro saranno la vera sorpresa. Saranno circa 37mila i ragazzi che si presenteranno per la prima volta assoluta alle urne. Coloro che cinque anni fa avevano tra i 13 e i 17 anni e che oggi, da maggiorenni voteranno per la prima volta, esprimendo la loro preferenza per l'elezione dei rappresentanti della nuova Camera dei deputati. Rappresentano il 5,5% del corpo elettorale dell'Umbria e, in cifre, un tesoretto di voti pari al bottino elettorale che, più o meno, cinque anni fa conquistò la lista centrista Con Monti per l'Italia. Se tradizionalmente la maggioranza degli elettori è rosa, tra i giovani, invece, le posizioni sono invertite e tra gli esordienti alle urne sono i ragazzi a conquistare la maggioranza, circa il 52%. La prevalenza maschile si affievolisce considerando ragazzi e ragazze che per la prima volta si troveranno invece a mettere una seconda crocetta, quella per il Senato. In questo caso sono gli elettori che cinque anni fa avevano tra i 20 e i 24 anni, pari a oltre 42.500 ragazzi. In questo caso il peso rispetto al corpo elettorale regionale di over 25 è ancora maggiore: quasi il 7 per cento. Tanto da mettere insieme i voti di un potenziale terzo partito dell'Umbria. Che siamo sicuri voterà, anche per essere migliore dei loro genitori non votanti. Ai quali comunque farebbe bene andare alle urne, per rispettare il luogo dove accesero le loro speranze giovanili e dove da sempre si riparte e si vota. A scuola. 
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