Elezioni a Orvieto, coalizione trasversale per Barbabella: «Le Aree interne? Solo mance diffuse sul territorio»

Franco Raimondo Barbabella
di Vincenzo Carducci
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Giovedì 18 Aprile 2019, 16:00
ORVIETO - «Con me ci sono colore che sono stati messi da parte dalle decisioni centralistiche dei partiti, io non sono stato scelto da Perugia o da Roma ma ci siamo trovati d'accordo sulle cose da fare». E' una coalizione trasversale che va dagli "scontenti" del Pd a quelli di Forza Italia quella che sostiene la candidatura a sindaco di Franco Raimondo Barbabella, già primo cittadino di Orvieto negli anni '80. Due le liste che lo appoggiano, "Orvieto 19to24" che raccoglie pezzi di Partito democratico in libera uscita dopo la frattura interna sulla ricandidatura del sindaco uscente Giuseppe Germani, e "Prima gli orvietani", compagine che già dal nome strizza l'occhio al centrodestra salviniano e mette insieme pezzi di Forza Italia e della lista che avrebbe dovuto sostenere il cardiologo Andrea Mazza, poi ritirato, a partire dall'ex Dc Angelo Lombardozzi. 
«La città è molto lacerata ed è difficile riuscirci - ha detto Barbabella nella conferenza stampa di presentazione dello schieramento - ma noi siamo la dimostrazione che i diversi possono collaborare e convergere su idee comuni. Nessuno si meravigli dunque se all'interno delle liste ci siano soggetti che vengono da sensibilità diverse, tutti condividono una base programmatica comune e soprattutto l'idea di uscire dalla situazione di marginalizzazione in cui si trova Orvieto». Una trasversalità talmente ampia che, nell'ottica della partita elettorale sui due turni, potrebbe imporre scelte problematiche in un probabile ballottaggio a prescindere che la coalizione di Barbabella centri o meno quell'obiettivo minimo sul quale non tutti oggi sono pronti a scommettere. «Non sfidiamo per sfidare ma per costruire - replica l'aspirante sindaco - e le difficoltà saranno degli altri, non le nostre».

«AREE INTERNE: SOLO MANCE» Tre i punti cardine dello schieramento che sostiene Barbabella e che ha scelto lo slogan "Orvieto verso nuovi orizzonti": recupero del ruolo della città nel territorio e in Umbria, lavoro e attrattività della città. «Non si può ripetere il “Progetto Orvieto" - ha ricordato Barbabella che è stato tra i protagonisti di quell'epoca punzecchiando la candidata del centrodestra Roberta Tardani che ha scelto proprio quel nome per la sua lista civica - ma occorre andare oltre riprendendo quella prospettiva di centralità del centro storico che è trainante rispetto al territorio, andare al di là dei confini geografici, politici e istituzionali». L'intenzione di Barbabella&Co è di aprire una «vertenza con la Regione che ci ha ridotto a una zona marginale sul fronte della sanità, dei trasporti, della scuola. E se oggi la Regione è in crisi è perché è irrazionale il suo modo di fare politica». Parlando del "ruolo" di Orvieto Barbabella ha attaccato il sindaco uscente Germani e uno dei suoi "mantra" ovvero il progetto delle Aree interne. «Solo mance diffuse sul territorio, una progettualità calata dall'alto, dal ministero. Poteva essere benissima rovesciata come facemmo con la legge speciale che da un dramma diventò in un'opportunità. Si poteva trasformare quella proposta in una progettualità vera e invece si è ridotta a una spartizione di fondi tra i Comuni senza razionalità progettuale. Così facendo quale ruolo abbiamo recuperato? Qualcuno è uscito dalla microprogettualità? C'è una visione?».

I SINDACI CON GERMANI Intanto proprio da otto sindaci dei Comuni dell'Area Interna "Sud Ovest Orvietano"  - Allerona, Baschi, Castel Viscardo, Fabro, Giove, Guardea, Parrano e San Venanzo - arriva una lettera a sostegno del sindaco Germani. «La sua elezione - scrivono Sauro Basili, Daniele Longaroni, Anacleto Bernardini, Maurizio Terzino, Alvaro Parca, Giampiero Lattanzi, Valentino Filippetti e Marsilio Marinelli - rafforzerebbe quella politica di sviluppo economico di tutto il nostro territorio, che già peraltro sta dando i primi frutti con il progetto Area Interna».

TARDANI ATTACCA SULLA SANITA' Continua a battere invece sul tasto della sanitò, dopo lo scandlo Concorsopoli, la candidata sindaco del centrodestra Roberta Tardani. «Le dimissioni della Presidente Marini preannunciano l'imminente caduta del regime che ha mal governato per quasi mezzo secolo la nostra regione - dice - e siamo pronti ad avviare una battaglia senza risparmio di energia a favore dell'ospedale di Orvieto e di tutto il sistema sanitario del nostro territorio. Mi sono occupata direttamente delle forti criticità del Santa Maria della Stella, presiedendo la commissione comunale che, per un anno, ha compiuto un monitoraggio sui vari reparti e servizi dell'ospedale, a partire dalle liste d'attesa. Un lavoro trasversale le cui conclusioni non sono state nemmeno recapitate, dal Sindaco Germani,  agli organismi regionali competenti. Sollecitare un confronto con i responsabili della sanità umbra su questi temi sarà il primo atto a cui mi dedicherò se sarò eletta sindaco. Chiederemo impegni precisi a Regione e Asl e verificheramo costantemente il mantenimento degli stessi. Il tempo in cui gli orvietani, per soddisfare logiche ed equilibri del sistema di potere regionale, erano trattati da cittadini di serie B, sta per finire“.
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