Elezioni, Orvieto 19to24 appoggia Barbabella. Pd dilaniato, commissariato il segretario comunale da un partito commissariato

L'ex sindaco Franco Raimondo Barbabella
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Venerdì 12 Aprile 2019, 20:21 - Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 09:40
ORVIETO - Elezioni, si vanno componendo gli schieramenti. L'associazione Orvieto 19to24 diventa una lista civica e appoggerà la candidatura a sindaco di Franco Raimondo Barbabella. «Riteniamo la sintesi politica che abbiamo definito un ritorno al futuro per Orvieto - commenta il presidente Luigi Menta - e insieme all'elettorato percorreremo nelle prossime settimane la strada migliore». Non è un mistero che intorno alla lista  Orvieto 19to24 potrebbero coagularsi gli scontenti del Pd che non hanno avvallato la ricandidatura del sindaco uscente Giuseppe Germani. Allo stesso tempo su Barbabella potrebbe convergere una seconda lista dove confluirebbero anche gli scontenti del centrodestra, in particolare dalle fila di Forza Italia.

Nel frattempo Germani cerca di serrare le fila di quello che rimane del centrosinistra e ieri pomeriggio ha incontrato, insieme a una delegazione del Pd, gli esponenti della lista di sinistra "Bella Orvieto" che non hanno ancora sciolto la riserva sull'appoggio al primo cittadino uscente e valutano ancora la corsa solitaria alle urne. Ma i Dem della Rupe sono ormai dilaniati e prima che arrivasse l'arresto il segretario regionale Giampiero Bocci aveva messo alla porta il segretario comunale di Orvieto Scopetti. Senza sapere che poche ore dopo sarebbe stato lui stesso commissariato dal segretario nazionale Zingaretti. 

L’ex sottosegretario aveva “smentito” il commissariamento del partito orvietano solo qualche giorno fa, quando aveva avocato a sé il compito di preparare la lista per le elezioni, ma di fatto ora lo ha confermato nominando un coordinamento politico e organizzativo che gestirà la fase elettorale «a garanzia dell’equilibrio e della trasparenza di scelte e percorsi e per dare certezze al progetto politico del Pd». Alla guida il vicesegretario regionale e sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, insieme a Maurizio Manini e agli orvietani Leonardo Mariani e Carlo Emanuele Trappolino. Una decisione, comunicata ieri via mail dal segretario regionale, presa dopo il ricorso presentato dallo stesso Scopetti e dal tesoriere Massimo Ciotti alle commissioni di garanzia nazionale, regionale e provinciale per la presunta incandidabilità del sindaco Giuseppe Germani che negli ultimi due anni non ha versato il contributo al partito come previsto dallo statuto. Un tentativo di «spostare in altre sedi la discussione politica» che non è andato giù a Bocci che nella lettera ha rinnovato l’invito al Pd orvietano di lavorare unito per la riconferma di Germani che ha già ritrovato un pezzo della maggioranza che al congresso aveva sostenuto Scopetti, ovvero la componente cattolica.

Il segretario esautorato non vuole sentir parlare di dimissioni e non si sente “dimissionato”. «Lo farò quando non avrò più la maggioranza. Si assumeranno le responsabilità delle loro decisioni - commenta Scopetti - noi andiamo avanti a difesa dell’autonomia del Pd di Orvieto convinti che quanto è stato deciso non è solo contrario a ogni norma statutaria ma anche alla linea politica dettata dal coordinamento comunale e dalla direzione regionale relativa all’apertura alla società civile e a candidati sindaco esterni al Pd». 
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