Il candidato cominciò
subito con le balle

Il candidato cominciò subito con le balle
di Italo Carmignani
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Martedì 27 Maggio 2014, 14:17 - Ultimo aggiornamento: 14:18
Identity. In un moto di autoflagellazione alcuni candidati hanno messo su manifesto e santini anche il loro soprannome con cui sono meglio conosciuti. Così l'esotico Duffy è in realtà Roberto Sebastiani (Impegno Civile) e Giuseppe Cenci (Forza Italia) di Bolli ha solo la farmacia. Attila (Fratelli d'Italia) invece è Rodolfo Benedetti. Ma non meno innocuo.

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Lovelove. Mai tanto amo, ami, amiamo negli slogan elettorali. Hanno cominciato subito con le balle.

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Mutanti. Da abile trasformista Carmine Camicia è riuscito a mettere un suo “vota me” sul profilo Facebook di un candidato concorrente. Entro giugno diventerà anche farfalla.

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Social homework. Maria Rosi (Nuovo Centrodestra) andrà a ripetizione di Twitter. È riuscita a sbagliare l'hashtag (#) della sua etichetta. A comporlo ti collegavi al servizio clienti della Rohde und Schwarz.

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Pony Express. Come i temerari di Speedy Pizza, Giacomo Bicerna (in foto) (Foligno Giovane) ha riservato ai suoi elettori un trattamento speciale: il comizio personalizzato a domicilio del singolo votante. Uno gli ha dato anche la mancia.

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Sporte. Il generoso Tommaso Bori (Pd) si è speso molto: ai suoi elettori ha regalato uno shopper come volantino elettorale. Le sue migliori amiche hanno particolarmente apprezzato fosse di stoffa e non di plastica con un sms: tela dò.

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Allergie. In un comunicato dedicato ai risultati finali a Montefalco, Alessandro Broccatelli (Montefalco che vorrei) ha citato tutti i candidati con a fianco i risultati. Tranne uno, il nuovo sindaco Donatella Tesei. Chapeau.

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paginaScambisti. Stelvio Zecca (Perugia Bene Comune) annuncia felice la riapertura dell'Abbazia di Collemedio a suon di comunicato. Peccato che l'Abbazia fosse di Collepepe. A volte non basta chiamarsi Stelvio per avere un passo in più.

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Campagna aerea. Appena ricevuto il santino della candidata Emanuela Mori dalle mani del suo compagno, il presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi, ne hanno fatto aereoplanini interpretando con dovizia e vivacità il concetto di volantino.

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Illusion. Tutti si sono chiesti come mai all'inaugurazione di Flower Show, Lorena Pesaresi (candidata alle europee per il Pd) avesse tenuto un discorso di appena tre minuti. Interpellata, lei ha risposto seria: «Mi sto allenando a essere sintetica per il mio nuovo ruolo a Strasburgo». Credece.

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Consolazione. Daniele Paolucci (Sinistra per Perugia) ha messo lo sfondo della curva nord del Perugia calcio appena promosso in B sul suo profilo. Male che vada, qualcosa ha vinto.

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Arf. Seguendo la linea del suo maestro Silvio Berlusconi con il piccolo barboncino Dudù, Massimo Perari (Forza Italia) si è unito all'associazione Amici degli animali per Silvio e ha iscritto anche Puk. Ma nessuno sa se tra gli animali o gli amici.

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Exit pal. Uscite le anticipazioni sul voto in Francia e Grecia e il relativo dominio del partito di Marie Le Pen e di Tsipras, tutti spaesati. E al seggio di Polino c'è chi ha cercato Obelix per votarlo.

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Gaffe storica. Guglielmo Epifani ha cercato di rimediare allo scivolone spoletino quando ha spiegato: «Spoleto è una città in declino, si vede già appena quando si arriva. Ma ora si cambia e solo il Pd può farlo dopo il governo della destra». Così a Foligno ha lanciato «La sfida del futuro con la sinistra alle porte del Duemila».

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Dance. Non c'è un vero motivo per cui Angelo Garofalo (socialisti riformisti lista civica per Perugia) nella segreteria del telefono abbia messo l'annuncio elettorale con il sottofondo musicale di Donna Summer. Al massimo un motivetto.

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Buon peso. Daniele Rossi, candidato nel Pd alle comunali, ha preso dieci preferenze alle elezioni europee. Interrogato sul punto ha risposto: «Tutto fa brodo».

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Oscurateli. Valeria Cardinali (Pd) si prende una rivincita in Senato: non vedo l'ora d'incontrare in aula quel simpaticone senatore Stefano Lucidi di Cinquestelle che sventola sempre il tablet con la scritta 51%, sorride, ghigna e poi urla “tutti a casa”. Ha già pronta la battuta: da grillino a cicalino.

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Calibro. Stelvio Zecca (Perugia Bene Comune), vince il secondo passaggio in questa rubrica per un'idea geniale. Come santino ha regalato un normografo: seguendo con la matita gli spazi compare il suo nome. Lui dice che l'ha fatto perché non ci confondesse con il candidato seguente Zezza. In realtà è uno preciso: a Pasqua trova sempre il pelo nell'uovo.

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Senza equivoci. La candidata Luisa Pignatta (Forza Italia) è stata premiata da Boccali con una medaglia in quanto dipendente in pensione del Comune. Tanto per non sbagliare, alla cerimonia si è presentata una maglietta con una scritta lampante: io voto Romizi. Il rovescio della medaglia.

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Automuniti. Quelli della lista Progetto Magione, simpatizzanti del candidato sindaco Paolo Baldassarri, hanno girato per tutta la campagna elettorale con un pulmino 7 posti preceduto da un'auto con sopra un altoparlante. Quando passano tutti applaudono perché pensano siano quelli del circo. E ancora nessuno l'ha fermati.

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Teneri. A Umbertide due anziani si sono presentati al seggio lunedì mattina. Volevano votare Berlinguer.

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Fuori tempo. A urne chiuse in diverse abitazioni nelle cassette postali sono comparsi volantini del Pd con tanto di schede fac-simile che invitavano a votare Marco Locchi per le comunali, Pesaresi, Gualtieri, Gasbarra per le europee .

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Balls. Durante la campagna elettorale, la candidata Debora (senza h) Narducci ha lanciato un grido di guerra: il Comune ha bisogno di gente con le palle. Sulla sua maglietta promozionale le palle c'erano davvero. Ma più di due.

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Gola profonda. Umbertide forever: Non è difficile da interpretare, invece, lo stato d'animo di chi, sulla scheda, ha scritto «nulla», volendola invalidare. E sicuramente nella categoria dei goliardi va messo quel cittadino che per le europee ha dato la preferenza alla famosa pornostar spagnola Porcaloca.

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Mutans. Giacomo Leonelli non ha trattenuto le lacrime: «Vado a dormire con la soddisfazione di chi in questo Pd ha sempre creduto. Mi ricordo quando due anni fa portai Matteo Renzi a prendere una birra in centro a Perugia e cominciava la nostra avventura. Allora tutti ci guardavano come fossimo degli alieni». Allora?

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Selfie. Domenica mattina, seggio di Strettura. Dante Andrea Rossi, che vota in un'altra sezione, arriva insieme a quattro fedelissimi. Vuole qualche foto ricordo al seggio con scrutatori e presidente, ma il rappresentante di un'altra lista dice sia vietato. Dante Andrea si arrabbia e fa: «Ma io sono il candidato sindaco!». Rossi di vergogna.

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Ammuina. Spoleto, allo sportello del cittadino c'erano 5 persone, ma un solo sportello attivo. Il personale era così ripartito: uno indicava come prendere il numeretto, un altro faceva firmare la richiesta di duplicato, il terzo e il quarto stampavano insieme la nuova tessera, il quinto la imbustava.

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Sviste. Si racconta che Feligioni ex comunisti italiani tentato da Sel e passato alla lista socialista abbia mandato il tradizionale sms “vota me” a un numero sbagliato. Maligni raccontano il bip sia arrivato anche sul telefonino di Cesare Megha, leader dei Comunisti italiani di Perugia che lo aveva tagliato fuori dal partito. Falce e coltello.

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Vicini vicini. Comitato di Boccali, metà pomeriggio: il più sicuro che sarebbe stata una questione di millimetri era l'assessore quasi ex Ilio Liberati. Della stessa convinzione anche Locchi. Sintonia di tempi antichi, quando le distanze si misuravano in pollici lui e il mitico Renato venivano chiamati le torri gemelle.

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Lei è meglio di te. C'è chi giura che Massimo Perari (seconda citazione anche per lui), capolista di Forza Italia al Comune di Perugia abbia inviato la lettera del ticket con la candidata donna a un'altra signora sempre candidata in Forza Italia nella convinzione che il ticket l'avesse fatto con la seconda. Un errore di genere.

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Popolari. A Scheggino una lista ha preso tre voti e nessuna preferenza. Primato più piccolo del mondo.

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Mi manda. Ultim'ora: la compagna di Guasticchi, presidente della Provincia, ha superato in preferenze la moglie di Repace, presidente della Federcalcio regionale.
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