Edicola chiringuito: il progetto di una vita in vacanza arriva a piazza San Franesco a Terni

Edicola chiringuito: il progetto di una vita in vacanza arriva a piazza San Franesco a Terni
di Aurora Provantini
3 Minuti di Lettura
Giovedì 10 Marzo 2022, 12:03

TERNI “Edicola 3. Forse la chiameremo così la nostra avventura. Ma non è detto. Quando smonteremo le tende del chiosco per ripulirle, il nome più appropriato ci verrà di getto, ne siamo sicuri, come accade di solito quando siamo tutti e tre insieme a progettare la nostra vita in vacanza”. Simone Guarino, Manuel Guarcini e Daniele De Luca, 28 anni ognuno, si conoscono quindici anni fa a Roma. Dove sono nati e cresciuti. E da dove partono, ogni volta, per i loro viaggi. Tanti. Almeno trenta. “Abbiamo girato l’Europa, visitato l’Indonesia, attraversato l’America, nonostante gli impegni di lavoro”. Terminati gli studi intraprendono carriere diverse: Simone si butta nel campo della ristorazione (attualmente gestisce un locale alla moda nel centro di Roma), Manuel si dedica alla logistica, Daniele apre un’azienda di autoricambi a Terni. Attività che li assorbono per l’intera giornata, ma che non impediscono loro di ricavarsi uno spazio per andare alla scoperta del mondo. E infatti. “Viaggiando abbiamo apprezzato le bellezze architettoniche delle città del Nord Europa - raccontano - ma anche i locali più caratteristici della Spagna. Ci siamo appassionati di quelli tipici dell’Andalusia, che in un certo senso ci rappresentano di più”. Da quella volta a Siviglia decidono di progettare il futuro professionale insieme. A cominciare da un “Chiringuito”. Simone, pratico di movida, neanche ci pensa ad aprirlo nella capitale: “Troppo caotica, meglio Terni”. E’ lui ad avere l’intuizione di portare quell’oasi in Umbria e a suggerire di trasformare la storica edicola di giornali di piazza San Francesco, chiusa per via della crisi dell’editoria, in un cocktail bar. “Un caso, in realtà – spiega Manuel – perché ci eravamo innamorati soprattutto della piazza e di quella parte di centro storico che da lì arriva fin sotto Palazzo Spada. Solo dopo ci siamo resi conto che la vecchia rivendita di giornali poteva fare al caso nostro. Ci sono voluti svariati incontri in Comune per capire se il nostro progetto poteva essere accolto. E alla fine eccoci qua. A dare forma al nostro progetto”. “Anche la pandemia ha avuto ruolo importante. Accelerando, in un certo senso, il tutto. Abbiamo sofferto molto per l’isolamento e il distanziamento. Molti nostri amici si sono chiusi in sé stessi. E allora, per scongiurare un’altra epidemia, quella della solitudine, abbiamo deciso di buttarci subito. Di esplodere”. Hanno proprio una gran voglia di “esplodere” quei tre giovani imprenditori. Che ancora girano l’ Europa per rubare idee da replicare a Terni in aprile. La data è certa. Quel luogo di abitudini consolidate della quotidianità, dove le persone andavano regolarmente per acquistare un giornale, per socializzare, per discutere di politica, cambierà pelle tra poco più di un mese. Simone, Daniele e Manuel, stanno già all’opera. Smontano le parti del locale, venti metri quadrati appena, da riverniciare. Aprono tutto: “Basta spazi chiusi” – sbottano. Trovano la giusta collocazione anche ad un lampadario comprato in un viaggio ad Hong Kong. E per tanti altri oggetti che parlano di loro. “Non metteremo tavoli all’esterno per il momento - anticipano i tre – ma solo sgabelli attorno al bancone. Ci piace pensare a questo posto come ad un isolotto. E ci piace pensare che si circonderà di giovani”.
Aurora Provantin

© RIPRODUZIONE RISERVATA