Eataly: «Perugia, arriviamo
Un posto fantastico»

Eataly: «Perugia, arriviamo Un posto fantastico»
di Luca Benedetti
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Venerdì 24 Gennaio 2014, 13:59 - Ultimo aggiornamento: 23:32
PERUGIA - Oscar Farinetti conferma tutto. La sua creatura, Eataly, pronta a sbarcare a Perugia. L’Umbria l’ha stregato, dell’Umbria conosce le eccellenze e l’imprenditore che del Made in Italy a tavola ha fatto un business mondiale, ha segnato in rosso sulla sua agenda l’appuntamento con il Mercato coperto. Farinetti conferma tutto, anche l’incontro della scorsa settimanacon il sindaco, Wladimiro Boccali. E la voglia di sbarcare nell’acropoli.



Oramai il progetto è avviato. Ed è ben al di là delle presentazioni. C’è un’idea chiara che Farinetti conferma alMessaggero. Un colloquio telefonico in cui l’inventore di Eataly mette sul piatto la sua disponibilità a mettere nero su bianco lo sbarco al Mercato coperto. Certo, Perugia deve fare la sua parte. Farinetti spiega: «È una opzione che consideriamo, che si può fare. Se il Comune mette il luogo, cioè il Mercato coperto. Il luogo, indubbiamente, per noi è interessante. Anzi, poetico. Quello sguardo verso Assisi è meraviglioso. Mi piacerebbe fare una cosa su quella terrazza. È emozionante, anzi. Una ficata (testuale, ndr)».



Farinetti è un fiume in piena. Nonsi ferma davanti al Mercato coperto. Ha le idee chiare sul contorno che il suo Eataly potrebbe trovare in Umbria: «Perugia è una città splendida, i prodotti della vostra agricoltura sono prodotti straordinari». Ma ha anche le idee chiare del business: «Se il sindaco riesce a sistemare i luogo Eataly si può fare, ma sino al 2015 siamo pieni... ». L’impegno per aperture di nuovi store in mezzo mondo viene prima.



Mac’è una parte di Umbria in cui Farinetti crede già a occhi chiusi: sono le ceramiche di Deruta. Il patron di Eataly conferma che nel suo blitz umbro ha fatto un salto anche a Deruta. E ha un’idea chiarissima sulla ceramica. Farinetti spiega: «L’idea è quella di inserire nei nostri store americani uno spazio dedicato a quelle ceramiche. Due-trecento metri di spazi. Il prodotto è fantastico, anche se sconta una caduta della domanda mondiale. Il nome di Deruta, negli Usa, è ancora importante. Io credo fermamente che la nostra arte manifatturiera debba rimanere sul mercato, non possiamo perderla».



Deruta potrà trovare uno slancio nuovo. Farinetti non si sbilancia sui tempi anche per l’operazione ceramica. C’è stato un giro d’orizzonte, l’idea è chiarama c’è ancora da fare un po’ di strada. Ma quella terrazza del Mercato coperto non se la dimentica e lo ripete durante il breve colloquio telefonico. Lo fa con una battuta: «È una ficata. Dipende dal vostro sindaco, però. Ne ho stima, èun tipo determinato.Ho stima dei sindaci, stanno a contatto con la gente, lavorano e non si perdono troppo nei casini della politica. Anche per quello mi piacerebbe arrivare a Perugia... ».
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