“L’azienda ci chiede attraverso l’ufficio del personale la chiusura della produzione nei siti di Sangemini e Amerino per lunedì’ 2 e martedì 3, mettendo tutti noi in cassa integrazione” – fanno sapere i dipendenti. Tutto questo a causa della mancanza di materiale primario: tappi, preforme, etichette, bancali. Sale la tensione sebbene l’amministratore delegato Massimo Pessina abbia finalmente fissato l’ incontro con le segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila, in teleconferenza, per lunedì pomeriggio. Proprio due giorni fa il gruppo Ami, in una nota, faceva sapere che “non è prevista nessuna chiusura degli stabilimenti, né in Umbria e né in Italia”. Ma la notizia del fermo della produzione proprio alla Sangemini, non rassicura.
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