Droga a Perugia, polemica incredibile:
botta e risposta tra Prefetto e Procura

Il prefetto Antonio Reppucci e il procuratore Antonella Duchini
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Venerdì 20 Giugno 2014, 16:50 - Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 22:00
PERUGIA - Polemica tra il procuratore della Repubblica reggente di Perugia Antonella Duchini e il prefetto Antonio Reppucci dopo quanto detto da quest'ultimo nell'incontro

con la stampa gioved per "smentire" che la citt sia una sorta di centrale dello spaccio di droga. La scelta era arrivata anche dopo un servizio della trasmissione "Announo" dedicato proprio allo spaccio a Perugia.

Il giorno dopo, il magistrato non le aveva mandate a dire: «mi dissocio in maniera netta dalle affermazioni del prefetto che "spera che i padri intervengano con estrema durezza sui figli (l'espressione usata dal Prefetto era stata molto più dura ndr) che assumono stupefacenti" e che sostiene "che il cancro è lì nelle famiglie, se la mamma non si accorge che suo figlio si droga è una mamma fallita... (anche qui il Prefetto aveva proseguito la frase usando un'espressione molto colorita). Affermazioni - scrive la Duchini in un comunicato - che si connota per una ingiustificata discriminazione di genere».



«Ma la mia è stata una provocazione. Volevo dire che la famiglia deve fare di più» la replica del prefetto.



Secondo il procuratore facente funzioni di Perugia Duchini: «le tematiche afferenti al consumo ed alla cessione di stupefacenti, che indubbiamente investono anche il nostro territorio, sono complesse e riguardano sia l'aspetto della repressione (proprio delle forze dell'ordine e della magistratura) che quello della prevenzione attraverso politiche sociali rivolte alle famiglie, che non devono sentirsi isolate ma piuttosto supportate e coinvolte».



«Sotto altro diverso profilo - aggiunge la Duchini - quanto alle affermazioni del signor prefetto circa l'assenza di evidenze certe di infiltrazioni della criminalità organizzata nel territorio umbro, rilevo, quale procuratore Distrettuale antimafia, che il fenomeno è attuale ed in corso da oltre un decennio, come risulta dalla relazione della Procura nazionale antimafia. Solo l'efficace attività di contrasto tuttora in corso, ha impedito - conclude il procuratore Duchini - come fermamente sottolineato dal procuratore generale nel suo intervento nel corso della conferenza stampa (presenti anche i vertici delle forze di polizia - ndr), lo sviluppo endemico di forme di criminalità organizzata».
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