Perugia, morta dopo due party a Fontivegge: indagato il padrone di casa

Perugia, morta dopo due party a Fontivegge: indagato il padrone di casa
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Mercoledì 14 Aprile 2021, 09:00

PERUGIA - Morte o lesioni come conseguenza di altro reato. Ma anche produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope. Questi i reati ipotizzati nei confronti di un ecuadoregno quarantenne, indagato per la morte della giovane connazionale avvenuta domenica mattina nell’appartamento di piazza Vittorio Veneto (proprio di fronte all’ingresso della stazione) in cui l’uomo vive. 

Il sostituto procuratore Paolo Abbritti ha dunque optato ieri per l’inserimento nel registro degli indagati del padrone di casa del secondo festino avvenuto nella notte folle di sabato in zona stazione, un party ristretto cui ha partecipato assieme alla giovane badante (27 anni), trovata morta domenica mattina da polizia e 118, e un’altra coppia di sudamericani che si sono allontanati lasciando i due da soli in casa. 

Proprio in quest’ultima parte della serata, in quel party ristretto a quattro persone, si sono maggiormente concentrate le indagini condotte dagli investigatori della squadra mobile, diretti da Gianluca Boiano: inevitabile, visto il ritrovamento del corpo senza vita della giovane donna dopo la richiesta d’aiuto partita proprio dal padrone di casa, ma anche perché in quelle ultime ore di eccessi potrebbe esserci l’origine del malore che ha portato il cuore di una donna di 27 anni a smettere di battere. Indagini che proprio nelle ultime ore potrebbero aver trovato un ulteriore elemento di prova rappresentato dalla testimonianza di una persona secondo cui il quarantenne ecuadoriano nell’appartamento del quale si è svolta la seconda festa, a un certo punto avrebbe tirato fuori della cocaina.

Per questo motivo, alla fine il magistrato ha deciso di contestare le due ipotesi di reato all’uomo. Cui è stato nominato l’avvocato Mauro Dottori come difensore d’ufficio. Una contestazione in via di primissima formulazione, secondo quanto trapela, che dovrà essere supportata da tutta una serie di atti e accertamenti. Su tutti l’autopsia che stamane condurrà il medico legale Sergio Scalise Pantuso, affiancato da Andrea Lazzarini, entrambi nominati dalla procura come consulenti tecnici per svolgere l’esame autoptico e anche tutti gli accertamenti tossicologici del caso. Il sospetto di investigatori e magistrato è infatti che, nonostante sia scorso in abbondanti quantità nel corso delle due feste, non possa essere stato soltanto l’alcol a stroncare la vita di una donna così giovane. Investigatori e magistrato che stanno anche ricostruendo le fasi concitate di domenica mattina, dal momento che la donna sarebbe morta tra una e due ore prima dell’attivazione dei soccorsi.
Le voci della serata di eccessi di sabato raccontano anche come sia probabile che la droga possa essere uscita e possa essere stata consumata anche nel corso della prima festa, nell’appartamento di via Mario Angeloni in cui erano presenti una decina di persone interrotto prima dall’arrivo delle forze dell’ordine e poi dal servizio di portierato del condominio.

Tutti elementi che dovranno essere comprovati dagli investigatori. Di certo c’è lo strazio di due bambini che sabato erano insieme alla loro mamma e che ora dovranno andare avanti senza di lei.

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