Droga, l'allarme del Serd: «Da noi sempre più giovani
che usano soprattutto la cocaina»

Droga, l'allarme del Serd: «Da noi sempre più giovani che usano soprattutto la cocaina»
di Nicoletta Gigli
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Venerdì 9 Ottobre 2020, 11:45

TERNI «Nell'ultimo anno sono aumentati i minori con problemi di disagio e abuso di sostanze mentre negli anni precedenti la tendenza era l'aumento dell'età media negli utenti». Dati alla mano, il responsabile del Serd, Marco Cuccuini, conferma l'incidenza significativa del consumo di droga in fasce d'età molto basse. Collocando il primo approccio con le sostanze tra i 14 e i 15 anni. Numeri che ora più che mai devono far riflettere nella città che piange Flavio e Gianluca, i due adolescenti ternani che a luglio sono scivolati dal sonno alla morte dopo aver assunto stupefacenti. L'anno scorso, tra gennaio e settembre, 9 minorenni avevano chiesto aiuto al Serd per uscire dal tunnel della droga. Facendo salire a 22 il numero di utenti under 18 seguiti dal servizio dell'usl. Il servizio dipendenze dell'Usl Umbria2 ha registrato un aumento significativo generalizzato del numero di utenti: sono stati 1.058, con 777 persone seguite per dipendenza da sostanze stupefacenti. Il più giovane ha solo 15 anni, altri 65 utenti meno di 29. Era stato Marco Cuccuini, più di un anno fa, a lanciare l'allarme: «L'elevata circolazione di cocaina, con aumento dei pazienti seguiti come sostanza primaria e principale sostanza secondaria per le altre sostanze, non si arresta» disse. Precisando già allora «il consistente aumento dell'utenza del servizio, con relativo aumento dei minori che vi accedono». Per accogliere a dovere questa fascia d'utenza in costante aumento, accanto al progetto Giovani 2.0 vengono messi in campo programmi di prevenzione nelle scuole.
«La modalità di intervento multidisciplinare, la complessità delle persone con problemi di dipendenza e l'ampio target della popolazione coinvolta impongono ad operatori e professionisti un costante confronto, aggiornamento, formazione e flessibilità nel rispondere in modo efficace alle problematiche degli utenti - dice Cuccuini. Persone che necessitano di accoglienza, ascolto e di un sostegno finalizzato a riappropriarsi di una propria autonomia. Tutto ciò è possibile attraverso un programma terapeutico con diversi livelli di obiettivi per ogni singola persona, definiti in base alla sua fase di cambiamento. La priorità - aggiunge - è di intervenire precocemente affinché non vi sia un ulteriore aggravamento dello stato fisico, psichico e sociale». Dagli anni Novanta a oggi l'utenza al Serd è raddoppiata e, per rispondere ai vecchi e ai nuovi bisogni dell'utenza, il servizio dell'usl ha rimodulato le prestazioni. L'ha fatto mettendo in campo équipe multidisciplinari che garantiscono «flessibilità d'intervento e strutturazione del processo di cura e trattamento individualizzato, per poter sostenere e sviluppare le potenzialità dell'utente nel percorso di cura e di trattamento». E' uno staff con quattro medici, otto psicologi, sei infermieri, due assistenti sociali, cinque operatori sociali e un amministrativo a seguire gli utenti che arrivano in via Bramante. Si occupa anche del centro semi-residenziale, con interventi educativi e di sostegno psicologico, e dell'attività di supporto ai detenuti con problemi di dipendenza che viene svolta nel carcere di Sabbione.
«Presenza fondamentale nel territorio, il Serd svolge un ruolo centrale nella prevenzione, sensibilizzazione e informazione, cura, trattamento, riabilitazione e reinserimento sociale di persone adulte, minori e delle loro famiglie che hanno problemi legati all'uso e all'abuso di sostanze legali o illegali dice il commissario straordinario dell'azienda usl, Massimo De Fino.

Che sottolinea la disponibilità di operatori e specialisti che, anche nella fase più acuta della pandemia, hanno sempre garantito un'adeguata continuità assistenziale».

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