Terni, morto nella baracca per overdose: la verità nel telefonino

Terni, morto nella baracca per overdose: la verità nel telefonino
di Nicoletta Gigli
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Mercoledì 20 Luglio 2022, 07:54


Marco ha trascorso le ultime ore di vita in quella baracca di strada del Mulino, nelle campagne tra Gabelletta e l'aviosuperficie di Maratta. Un alloggio di fortuna che si trova all'interno di un terreno di proprietà della famiglia della vittima, che mai avrebbe immaginato potesse diventare teatro di morte e di dolore. In terra, accanto al corpo senza vita di Marco, gli investigatori della questura troveranno decine di siringhe usate. Segno evidente dell'uso abituale di eroina. Quella polvere bianca finita sul banco degli imputati, che ha stroncato la vita di Marco Paciucci, 49 anni, ternano, che da qualche anno viveva nello spoletino. A trovare il corpo senza vita, in avanzato stato di decomposizione, sono stati i vigili del fuoco di Terni. Chiamati martedì sera poco prima delle 21 per un soccorso a persona, hanno aperto la porta della baracca e hanno fatto l'amara scoperta. Il decesso risale a diversi giorni fa e gli investigatori hanno disposto i necessari accertamenti per collocare temporalmente la morte del 49enne.
A dare l'allarme è stato un conoscente della vittima, preoccupato perché lui non rispondeva più né al telefono e neppure ai tanti messaggi inviati su whatsapp. Sul posto il personale del 118, che non ha potuto fare altro che constatare un decesso che, alla luce delle condizioni del corpo, non è sicuramente avvenuto nelle ore immediatamente precedenti il ritrovamento. Agli investigatori della questura ternana, la squadra volante, la Mobile e la polizia scientifica, il compito di portare avanti le indagini per chiarire le circostanze della tragedia. I poliziotti sono a caccia di elementi per ricostruire le ultime ore di vita di Marco, con un passato nel tunnel della tossicodipendenza. Che da qualche tempo si era trasferito nello spoletino. Sotto sequestro il suo telefonino, recuperato nella baracca trovata in condizioni igienico sanitarie a dir poco precarie.
In queste ore gli investigatori stanno passando al setaccio le ultime telefonate e i messaggi che il 49enne ha inviato e ricevuto prima di dire addio alla vita per colpa della droga. Sentiti in questura amici e conoscenti della vittima, il cui racconto potrebbe fornire elementi utili alle indagini. Il resto è affidato all'autopsia e agli accertamenti tossicologici che il sostituto procuratore, Elena Neri, disporrà in queste ore. Esami che saranno svolti al Silvestrini di Perugia, dove la salma è stata trasportata nella notte. La certezza è che Marco è la prima vittima di overdose dell'anno. Nel 2021 a Terni e provincia la droga aveva ucciso cinque persone.

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