Droga killer e allerta mafie:
Perugia, pronta una task force

Droga killer e allerta mafie: Perugia, pronta una task force
4 Minuti di Lettura
Venerdì 13 Maggio 2016, 19:15 - Ultimo aggiornamento: 22:23
PERUGIA - Istituzioni a confronto in Prefettura sui temi dell’ordine e della sicurezza pubblica e del contrasto alla criminalità organizzata, in occasione della Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza, presieduta dal sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci. All’incontro, convocato dal prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro erano presenti il prefetto di Terni, Angela Pagliuca, il presidente della Corte d’Appello di Perugia, Mario Vincenzo D’Aprile, il procuratore generale Fausto Cardella, il procuratore distrettuale antimafia di Perugia, Luigi De Ficchy e i vertici delle forze di polizia.

Ha aperto i lavori il prefetto Cannizzaro, che ha espresso soddisfazione per la significativa diminuzione dei reati verificatasi a livello regionale, constatando, tuttavia, che ad essa non corrisponde un analogo trend nella percezione soggettiva di sicurezza da parte dei cittadini. Sul fronte della lotta alla criminalità organizzata,  ha detto Cannizzaro come  «importanti sono i risultati finora conseguiti, grazie all’impegno corale delle Istituzioni, nel contrasto al radicamento sul territorio ed all’infiltrazione nell’economia legale delle organizzazioni malavitose. Mi riferisco alle importanti operazioni portate a termine, anche recentemente, dalle Forze di Polizia, agli ingenti sequestri di beni disposti dall’Autorità Giudiziaria, ma anche alle azioni poste in essere sul fronte della prevenzione amministrativa (17 sono le informazioni antimafia interdittive adottate dalla Prefettura dal 2015), ed all’esperienza dei protocolli di legalità che la Prefettura sta stipulando con un numero crescente di Comuni, consentendo lo sviluppo di sempre più incisivi controlli in settori-chiave come quelli del commercio e dell’edilizia».

Il prefetto ha inoltre evidenziato la necessità di analizzare i dati relativi ai diversi fenomeni criminali, al fine di trarne utili spunti per lo sviluppo e l’implementazione di azioni sinergiche di contrasto. Dal canto suo, il prefetto di Terni ha delineato la situazione della provincia evidenziando analogie e differenze con quella del resto dell’Umbria, motivata anche dalla diversa struttura economica ed occupazionale del Ternano che sembra riflettersi anche sulla configurazione dei fenomeni criminosi.

Il presidente della Corte d’Appello ha richiamato l’attenzione sulle criticità derivanti dalle carenze negli organici degli uffici giudiziari, e sugli aspetti connessi alla sicurezza di questi ultimi. Nell’esprimere compiacimento per l’importante occasione di confronto e scambio di valutazione su temi di comune interesse, il procuratore generale Fausto Cardella ha sottolineato le migliorate condizioni del centro storico di Perugia grazie all’impegno dispiegato dalle forze di polizia nel contrasto ai fenomeni collegati agli stupefacenti. Al contempo, ha fornito alcune osservazioni e chiavi di lettura per una sempre più incisiva azione di contrasto dei fenomeni criminosi di maggior allarme nei settori più vulnerabili.

Luigi De Ficchy ha approfondito il tema della presenza sul territorio regionale delle diverse organizzazioni criminali ed il loro grado di penetrazione nell’economia locale, soffermandosi, tra l’altro, sull’importanza del contrasto dei reati in materia ambientale. Ha, inoltre, evidenziato come le più recenti inchieste sulla mafia in Umbria abbiano consentito di dare una visione unitaria a fatti, presenze, fenomeni delittuosi già da tempo noti ma dei quali prima non erano emersi chiaramente relazioni, collegamenti e logiche associative.

Nel concludere i lavori, il sottosegretario Bocci, nel prendere atto degli importanti risultati conseguiti negli ultimi anni in Umbria nella lotta alla criminalità comune ed organizzata, ha invitato a non abbassare la guardia ed a non sottovalutare il rischio di una riacutizzazione delle criticità. A tal proposito, ha espresso il convincimento della necessità di continuare con il massimo rinnovato impegno nelle azioni già intraprese a tutela della legalità delle attività economiche, nella lotta alla criminalità organizzata e nel contrasto all’immigrazione clandestina, ponendo particolare attenzione sulla necessità di difendere ed innalzare i livelli di vivibilità e sicurezza in alcuni quartieri cittadini attraverso un sempre più esteso e sistematico ricorso a tutti gli strumenti, anche amministrativi, in grado di contrastare le illegalità diffuse e gli atteggiamenti che le favoriscono. Il sottosegretario ha, inoltre, invitato ad approfondire alcuni dati statistici relativi al consumo di droga da cui si evince la necessità di mantenere alto il livello di prevenzione e contrasto dei fenomeni delittuosi ad esso collegati-

La conferenza si è, quindi, chiusa con l’impegno a programmare una serie di ulteriori incontri tematici su alcuni dei profili e degli argomenti di maggior interesse emersi nel corso della discussione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA