Ma intanto, appunto, fervono i preparativi per Via Birago & Friends, sostenuta da Umbra Acque, Gesenu, Cia, Post, Antica Porchetteria Granieri 1916 e con il patrocinio del Comune di Perugia. Una manifestazione che ha un “padre” in uno dei figli del quartiere, Paolo Urzi, organizzatore d'eventi e «ultimo bimbo nato in casa in via Birago», come ricorda l'assessore comunale Gabriele Giottoli, che da illustre “biraghino” ha abbracciato l'evento per farne una vera «festa sociale». «Come me tanti hanno ricominciato a riabitare in zona – spiega – e già questo è un segnale importante. Ma abbiamo deciso insieme di organizzare questa festa, ci ragionavamo da tempo: l'idea è quella di un evento che sia unificante, che sappia di aggregazione e quindi di sicurezza, di riappropriazione di spazi. Che faccia sentire vivo il quartiere, partendo proprio dalla rivitalizzazione della sua piazza». E proprio per unificare il più possibile, per fare squadra e rete, si stanno coinvolgendo altre associazioni della zona, da Filosofiamo a Il profumo dei tigli, ma anche tante realtà come i ragazzi brillanti di MenteGlocale capaci di portare nuova linfa e vitalità attraverso eventi e incontri. Insomma, un evento davvero trasversale. «È una festa che nasce dalla gente, è questo che è importante», ribadisce un entusiasta Giottoli.
Fondamentale, tra gli altri, il supporto di Sud Osteria Popolare, che in questi anni si è proprio contraddistinta per aver dato nuova vitalità al quartiere, che iniziava a sentirsi un po' abbandonato, tra locali in disuso e famiglie che si sono allontanate. Da qui, allora, l'idea dei quattro giorni tra amici: il programma completo verrà svelato più avanti, ma si sa che sono previste serate in musica, tra dj set e un concerto live, un picnic solidale e tanti eventi per i più piccoli, vero futuro del quartiere. Tutto ovviamente – assicurano gli organizzatori – rispettando le regole anti contagio, tra distanziamenti e mascherine. Perché la festa sia vissuta in completa sicurezza, per la gioia di tutti.
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