Dante Alighieri. A Orvieto il Sommo Poeta con la barba, un quadro forse unico al mondo

Dante Alighieri. A Orvieto il Sommo Poeta con la barba, un quadro forse unico al mondo
di Monica Riccio
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Mercoledì 24 Marzo 2021, 14:10 - Ultimo aggiornamento: 17:15

E' sotto gli occhi di tutti da tempo immemore ma nessuno, almeno finora, lo aveva guardato attentamente e analizzato a fondo. E' un quadro che raffigura Dante Alighieri, si trova nell'ufficio della sindaca di Orvieto, ed è forse l'unica rapresentazione al mondo del Sommo Poeta con una folta barba

Il "mistero" che circonda questo quadro, è parte dell'avvio delle manifestazioni e degli eventi che, pandemia permettendo, la città di Orvieto ha messo in piedi in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, celebrazioni che saranno aperte con il Dantedì di mercoledì 25 marzo (questa la data a cui si fa risalire l'ingresso all'Inferno nella Divina Commedia) in tutta Italia. 

“Il vero volto di Dante Alighieri - Sulle tracce del Sommo Poeta a Orvieto” è il titolo di una mostra-evento che si terrà nel mese di settembre negli spazi espositivi della Fondazione “Claudio Faina” in piazza Duomo a Orvieto. L’iniziativa rientra in un più ampio programma di appuntamenti virtuali e non che si terranno nel 2021, presentati a Orvieto mercoledì 24 marzo, vigilia del “Dantedì”, in videoconferenza stampa dalla sindaca e assessora alla Cultura, Roberta Tardani, dal presidente della Fondazione “Claudio Faina”, Daniele Di Loreto, dal presidente dell’Opera del Duomo di Orvieto, Andrea Taddei e dalla presidente della Fondazione Centro studi “Città di Orvieto”, Liliana Grasso. 

«Il quadro di Dante con la barba rappresenta assolutamente un inedito - dichiara la sindaca Tardani - il dipinto si trova nella stanza del sindaco di Orvieto da tempo immemorabile ma non ha mai destato curiosità particolare. Ci siamo accorti di questa originalità nel momento in cui abbiamo pensato di organizzare qualcosa per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri

«Siamo di fronte ad un quadro misterioso - ha detto il presidente della Fondazione “Claudio Faina”, Daniele Di Loreto - perché se Dante è descritto da Boccaccio con una barba folta nessuno, tranne l’autore di questo dipinto, lo ha ritratto con la barba?»

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