Dal Pronto soccorso dell'ospedale a via Bramante i codici bianchi e verdi

Dal Pronto soccorso dell'ospedale a via Bramante i codici bianchi e verdi
di Umberto Giangiuli
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Mercoledì 14 Settembre 2022, 08:40

L'obiettivo è quello di ridurre gli accessi al pronto soccorso dell'ospedale di Terni dirottando i pazienti con codici bianchi e verdi identificati al triage, che nella casistica medica non corrono pericolo di vita, presso gli ambulatori dell'Usl2 Umbria in via Bramante. Una sterzata di novanta gradi dopo anni che si parla di limitare l'accesso al pronto soccorso di persone che avrebbero bisogno soltanto di una visita o curati addirittura nell'ambulatorio del medico di famiglia. Diciamo che per ora si tratta di un progetto sperimentale ma ritenuto di estrema importanza per liberare l'emergenza- urgenza del Santa Maria, lasciando spazio ai casi più urgenti e gravi, in modo di tagliare in questo modo le liste d'attesa che si protraggono, in alcuni casi, anche per intere giornate. Questa novità è frutto della proposta del comitato aziendale dei medici di medicina generale facente capo proprio all'Azienda territoriale. E' stato lo stesso direttore Usl Massimo De Fino e il direttore sanitario Simona Bianchi ad illustrare la bontà dell'iniziativa. «Il progetto sperimentale che a breve dovrà essere condiviso anche con l'Azienda ospedaliera- spiega il direttore Usl Massimo De Fino- è creare delle postazioni con le aggregazioni funzionali territoriali dei poliambulatori di via Bramante, per gli accessi riservati ai codici bianchi e verdi, con l'obiettivo di ridurre gli accessi al pronto soccorso dell'ospedale di Terni di casi meno gravi». L'obiettivo è chiaro e non può che portare giovamento al pronto soccorso anche se ci sono ancora dei tasselli da incastrare tra di loro per fare in modo che il progetto sia ben oliato e funzioni. La palla adesso passa al neo direttore generale del Santa Maria Andrea Casciari che con il suo collega De Fino dovranno stabilire tempi e modi per fare in modo di limitare i cosiddetti accessi impropri all'emergenza- urgenza. C'è anche un perché, oltre quello di limitare i codici verdi e gialli in ospedale, della scelta degli ambulatori di via Bramante. «In sostanza spiega De Fino- anche per via dell'ampio parcheggio a disposizione e della presenza di diversi ambulatori di diagnostica oltre che del personale qualificato in settori diversi». Il progetto sperimentale messo in campo dei medici di medicina generale intende, quindi, invertire la tendenza, ormai consolidata, di recarsi al pronto soccorso anche per una banale ferita da taglio o un raffreddore. Alla riunione hanno partecipato anche i direttori dei distretti Stefano Federici, Giorgio Sensini, Paolo Tozzi e Massimo Marchino, la posizione organizzativa rappresentata da Francesco Lavecchia di Tocco, i rappresentanti della Fimmg (Simonetta Centurione, Leandro Pesca, Chiara Maccaglia, Antonio Votino, Paola Dominici) e Luigi Graziani del sindacato medici.
 

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