TERNI - Nella settimana dedicata a San Francesco, il poverello d'Assisi porterà un messaggio di pace dalla sua verde Umbria fino alla grande moschea di Roma.
Rivivrà attraverso il teatro di Stefano de Majo raccontando la propria vita, la conversione nel bosco sacro mentre si recava alle crociate e l'incontro di pace e condivisione col Sultano.
Appuntamento sabato 8 ottobre, alle 17, sul piazzale della grande moschea della capitale, dove andrà il scena il monologo scritto e interpretato dall'attore ternano che, nel finale, mostra il celebre incontro di Francesco col Sultano recitando i versi dei 99 nomi di Allah.
"In questo gran finale interreligioso - spiega de Majo - si uniranno in una sola preghiera le tre principali confessioni religiose unite insieme, attraverso i versi arabi della preghiera musulmana dei 99 nomi di Dio, il Cantico delle Creature di Francesco e un brano musicale suonato dal vivo a far da tappeto sonoro, composto dall'autore ebraico Leonard Cohen.
Oltre all'attore saranno presenti le musiciste Marialuna Cipolla, voce e chitarra ed Emanuela Boccacani, flauto, campane tibetane e handpan, con la partecipazione straordinaria di Amjed Rifaie che eseguirà una performance di arte calligrafica araba riportando su un velo bianco i 99 nomi di Allah.
Lo spettacolo è prodotto dall'associazione Teatro Acciaio di Stefano de Majo e l'evento è stato possibile grazie all'intervento di intermediazione di Chiara Cavalieri, presidente dell'associazione Italo Egiziana Eridanus.
Lo spettacolo sarà preceduto dai saluti di Abdellah Redouane, segretario generale Centro Islamico Culturale d’Italia, Giuseppe Buffon, della Pontificia Università Antoniunum e dell Imam Nader Akkad della grande moschea di Roma.