Cucinelli ottimista senza frontiere
ecco cosa prevede per il 2016

Cucinelli ottimista senza frontiere ecco cosa prevede per il 2016
di Italo Carmignani
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Domenica 31 Maggio 2015, 20:05
PERUGIA Convinto basti una sola mail brutta per rovinare il buonumore ingenerato da ottomila fantastici messaggi, Brunello Cucinelli adotta un metodo infallibile per evitare le cattive notizie, le butta. Un suo addetto gli legge la posta, seleziona i messaggi spiacevoli e li cestina. L’inguaribile ottimista ha appena festeggiato un bilancio trimestrale in utile di molti zeri, rilanciato il consiglio di Morgan Stanley, la più antipatica, rispettata e autorevole banca d’affari al mondo, d’investire in Europa, meglio se in Italia e, perché no, in Umbria, quindi ha rilanciato urbi et orbi presagi di economia positiva. Ai pessimisti della bottiglia (sempre) mezza vuota Cucinelli ha pronosticato una crescita del 2 per cento del prodotto interno lordo (pil) nel 2016, ai giovani imprenditori ha consigliato di valutare la migliore predisposizione nella concessione del credito (denaro), ai suoi operai in assemblea ha citato Marc’Aurelio «ciò che non fa bene all'alveare non può far bene alle api», meditate. Applausi. Ma ogni principe ha il suo cecio sotto i materassi a tormentargli il sonno. Certo sia l’armonia dell’ambiente a sostenere la felicità delle genti e lo sviluppo delle merci (e ha ragione), ogni mattina si alza e vede nella sua valle solomeica riportata alla natura e alla bellezza, l’incidente frontale degli olivi e dei pratini con un capannone arancione germanico. A nome della salvaguardia dei pochi ottimisti rimasti, chiediamo ai proprietari dello stabile di tramutare l’arancio in verde e farne un claim dedicato alla terra ospitante. Farebbero un figurone anche in affari e popolarità. Per il solerte segretario di Cucinelli sarebbe infatti difficile spostare il problema nel cestino come posta indesiderata. Quelli del capannone i cestini li vendono.
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