Crisi choc, in sei mesi gli umbri hanno bruciato 774 milioni di euro di risparmi

Crisi choc, in sei mesi gli umbri hanno bruciato 774 milioni di euro di risparmi
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Venerdì 25 Novembre 2022, 07:37

Caro bollette e inflazione in generale hanno fatto sentire i loro effetti già nei primi sei mesi dell’anno, nel corso dei quali le famiglie umbre hanno “bruciato” 774 milioni di euro di risparmi. Per la prima volta negli ultimi anni, è scesa anche la consistenza dei depositi che si è ridotta di 97 milioni di euro. Sull’orizzonte annuale le “casseforti” degli umbri hanno retto l’impatto della perdita di potere d’acquisto legata agli aumenti record dei prezzi ma sul versante titoli si registrano perdite o dismissioni superiori al 9%.
Il trend è ottenuto mettendo a confronto innanzitutto le giacenze dei depositi registrate da Bankitalia, e riportate negli ultimi due rapporti sull’economia regionale, che in sei mesi sono passate da 14.541 a 14.444 milioni di euro. Analizzando separatamente le due tipologie di deposito, si osserva un leggero aumento dei conti correnti, 25 milioni accumulati in sei mesi (+0,27%), e un calo piuttosto consistente dei fondi custoditi in libretti a risparmio, 122 milioni di euro in meno registrati nei depositi nello stesso periodo (-2,38%). Il nucleo ricerca economica regionale di Bankitalia parla di “rallentamento della raccolta” che nel primo semestre ha interessato depositi bancari di famiglie e imprese. “Alla fine di giugno del 2022 la crescita (su base annua, ndr) è stata pari al 2,7 per cento, dal 5,9 dello scorso dicembre, sostenuta esclusivamente dalle forme di raccolta più liquide, mentre la componente a scadenza è ancora diminuita”.
Per le famiglie è stato qualcosa di più di un semplice rallentamento.

Tenendo conto anche delle altre forme di risparmio censite dalla Banca d’Italia si osserva una riduzione del valore dei titoli a custodia di 677 milioni di euro, con un calo del 9,26%. “Il valore di mercato dei titoli a custodia detenuti da famiglie e imprese umbre nelle banche è diminuito di circa un punto percentuale”, si legge nell’aggiornamento congiunturale 2022. “In un contesto di elevata volatilità dei mercati, l’investimento in quote di fondi comuni è tornato a ridursi ed è proseguita la contrazione di obbligazioni pubbliche e private”. Nell’analisi riferita al solo risparmio domestico, il calo maggiore lo evidenzia il comparto “azioni” che in sei mesi ha perso 95 milioni di euro (-13,75%). Ha perso quota e anche appeal il risparmio gestito (fondi comuni compresi) che a fine giugno registravano una consistenza di 4.083 milioni di euro, con una “perdita” rispetto a fine 2021 di 552 milioni di euro pari al -11,91%. In calo dell’11,35% le “altre obbligazioni” la cui consistenza si è ridotta di 43 milioni di euro (-11,35%). Solo titoli di Stato e obbligazioni bancarie resistono alla volatilità della congiuntura, con gli investimenti in Bot e Cct cresciuti di 21 milioni (+1,71%) mentre i titoli bancari hanno subito un calo del 2,2%, pari a 8 milioni. Cumulando le cifre riferite a depositi e titoli a custodia, il “gruzzolo” delle famiglie umbre in sei mesi ha perso 774 milioni di euro, con un calo del 3,54%.

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