Virus, il fisico Gammaitoni: «Situazione improntata al miglioramento, ma attenzione ai dati di Perugia». Dopo due mesi meno di 400 degenti Covid

Virus, il fisico Gammaitoni: «Situazione improntata al miglioramento, ma attenzione ai dati di Perugia». Dopo due mesi meno di 400 degenti Covid
di Fabio Nucci
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Venerdì 2 Aprile 2021, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 08:19

PERUGIA - Una curva epidemica relativamente stabile si accompagna a numeri ancora consistenti di casi giornalieri, ma con una situazione sanitaria decisamente migliorata. L’ Umbria si avvicina alla zona rossa pasquale con altri 174 contagi e un’incidenza cumulativa in leggera risalita. Per la prima volta dal 28 gennaio, però, si contano meno di 400 degenti Covid in ospedale. «La curva epidemica si mantiene improntata al miglioramento», sostiene il fisico sperimentale dell’UniPg, Luca Gammaitoni.
Non accenna a piegare almeno verso quota cento il numero dei contagi quotidiani: marzo si è chiuso con una media di 203,8 casi giornalieri, meno di gennaio (226), oltre la soglia raggiunta a dicembre (165,2). Così, ieri sono state certificate altre 174 infezioni, col dato settimanale in leggera risalita: 1.275 i contagi negli ultimi sette giorni, 162 in più rispetto al periodo precedente. Le ultime diagnosi sono state certificate a fronte di 5.637 tamponi, 3.120 dei quali processati tramite test molecolare, con una risposta positiva nel 5,6% dei casi e una media mobile stabile al 6,5%. Tornano però sotto quota 400 i ricoverati Covid totali: 392, 17 in meno rispetto al giorno precedente: -14 in area medica, dove si contano 335 degenti, -3 in terapia intensiva, dove risultano 57 posti letto occupati, con tre ingressi del giorno. Si vanno ridimensionando le percentuali di occupazione, specie in area non critica dove la situazione è a un passo dalla normalità: 41%, secondo il monitoraggio Agenas. Resta invece del 43% sopra la soglia del 30%, l’occupazione dei posti letto in rianimazione.
Il ridotto numero di guariti dell’ultima giornata, 165, riporta in terreno positivo gli attualmente positivi, 4.812 (+6). Come evidenzia la Fondazione Gimbe, l’indicatore è in miglioramento specie se commisurato alla popolazione, con un’incidenza di 580 casi tra il 24 e il 30 marzo. L’ultimo report, inoltre, conferma il leggero aumento (+0,8%) dei nuovi casi rispetto ai sette giorni precedenti. Una situazione generale comunque orientata al miglioramento, come evidenzia il fisico Luca Gammaitoni per il quale «non è ancora visibile l’effetto delle vaccinazioni». Sotto la lente, c’è su Perugia dove da vari giorni la curva ha interrotto la discesa e nell’ultima settimana si è mantenuta costante. «Dato il peso che il capoluogo ha sul totale della popolazione regionale una crescita dei contagi nei prossimi giorni potrebbe compromettere la fase di ulteriore discesa della curva. Dopo vario tempo calano i positivi a Terni, anche se a velocità ridotta, mentre rimane incerta la situazione a Spoleto dove i numeri si sono mantenuti costanti». Da qui la necessità di tenere alta la guardia durante le festività pasquali. «Rappresenta un tempo potenzialmente pericoloso – osserva il docente - in cui bisogna mantenere alta la prudenza, evitando assembramenti, tenendo basso il numero delle persone con cui entriamo in contatto ed utilizzando sempre la mascherina».
Sembra sotto controllo la curva dei decessi, con sei casi letali segnalati ieri (Assisi, Bettona e San Giustino) e una media mobile ferma a 3,9.

Tra le vittime, dall’inizio dell’epidemia, anche sette sacerdoti, il 3% del totale come evidenzia un’analisi della Cei.

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