Covid, curva in flessione: picco della quarta ondata alle spalle

Covid, curva in flessione: picco della quarta ondata alle spalle
di Fabio Nucci
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Domenica 22 Agosto 2021, 08:38

PERUGIA Quarto giorno con attualmente positivi in calo, media mobile dei casi giornalieri stabile, positività dei tamponi in flessione. La quarta ondata epidemica in Umbria sembra aver già superato il picco avviandosi verso una maggiore stabilizzazione. Almeno questo dicono i numeri aggiornati secondo l’ultimo bollettino regionale che per ieri parla di altre 100 infezioni diagnosticate ma anche di 158 guariti con un degente e una vittima in più. Questo mentre la campagna vaccinale rallenta con poco più di 6mila dosi somministrate in un giorno e mezzo, mentre oggi prosegue il vax day degli under 19 tra i quali ancora la metà, circa 32mila assistiti, deve ancora ricevere almeno una dose. Nella scuola, sono oltre seimila gli addetti in attesa di profilassi.
Il 13 agosto con 2.269 casi, si è registrato il picco di attualmente positivi di questa quarta ondata che sembra avviarsi verso una fase di affievolimento. Lo si rileva anche dal trend dei nuovi casi, col dato settimanale dei contagi che resta sotto 800 (758) dopo aver toccato il massimo “estivo”, 906 contagi, sempre otto giorni fa. Un’evidenza confermata dai modelli matematici del fisico sperimentale dell’UniPg, Luca Gammaitoni. «La curva dei contagi sembra aver raggiunto un punto di massimo (persino in anticipo sul resto dell'Italia)», ha scritto in un post. «Se questo verrà confermato ci avviamo alla fine della quarta ondata (…), caratterizzata da un basso numero di ospedalizzati e terapie intensive occupate». Ieri si è intanto registrato un degente ordinario in più (53 il totale) e a livello di ospedalizzazioni in area medica sono stati raggiunti i 21 ingressi settimanali, il massimo fin qui registrato dopo un lieve incremento avuto prima di Ferragosto. Un trend compatibile con la latenza che tale indicatore presenta rispetto all’andamento dei contagi. Restano bassi, invece i numeri delle terapie intensive, con quattro posti occupati da cinque giorni (3%). Dopo dieci giorni, invece, ieri è stata segnalata una nuova vittima, la numero 1.427, censita a Bastia Umbra. Quanto all’incidenza, considerando anche i casi “fuori regione”, il dato umbro è sceso sotto 90 (87,6) a un livello più elevato rispetto alla media nazionale, pari a 73,7. Dei cento casi certificati tra venerdì e sabato mattina, 25 sono stati individuati a Perugia, 9 a Terni e altrettanti a Città di Castello dove l’incidenza settimanale si mantiene sopra i 100 casi ogni 100mila abitanti.
A tenere le briglie alla quarta ondata, come evidenziato dallo stesso Gammaitoni, la campagna vaccinale che per il fisico sperimentale perugino “non va sottovalutata anche in ottica quinta ondata”.

Negli ultimi due giorni si è tuttavia confermato un lieve rallentamento e dopo le 4.390 dosi iniettate venerdì, ieri in metà giornata ci sono state circa 1.650 somministrazioni e un altro migliaio di assistiti aggiunti ai vaccinati. In 908, infatti, hanno ricevuto la prima dose mentre a circa 110 assistiti è stata iniettato il farmaco monodose o l’unica dose in quanto ex-positivi. Il totale degli immunizzati ha superato quota 538mila pari al 68,5% degli umbri over 12, cui si aggiungono altri 90mila cittadini in attesa di richiamo. L’80% della popolazione vaccinabile può dirsi coperta con almeno una dose, ma restano alla finestra oltre 157mila assistiti (compresi i prenotati) in attesa di somministrazione o di adesione. Tra questi ci sono anche 32mila under 19, oggi protagonisti del primo vax day (ieri si è svolto a Terni) che consentirà loro di vaccinarsi presentandosi in qualsiasi hub vaccinale territoriale. Si replicherà, in entrambe le province, domenica prossima. Stando all’ultimo aggiornamento degli open data governativi, nella fascia 12-19 in 23.632 hanno ricevuto una sola dose e in 7.944 hanno chiuso il ciclo vaccinale. A livello di copertura, sono i trentenni in ritardo con il 27,7% che non ha ricevuto alcuna dose, seguiti dai ventenni (26,7%), quarantenni (23,5%) e cinquantenni (17,9%). In tali numeri sono compresi anche i 6.164 addetti della scuola che, secondo il report della struttura commissariale, non risulta ancora vaccinato. Si tratta del 21,7% del totale, percentuale che colloca l’Umbria al quarto posto per presenza di “no vax”. Altra incognita da affrontare a meno di un mese dal ritorno sui banchi.

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