Vaccino con il trucco al marito, al setaccio le liste di chi ha fatto Astrazeneca. Una pista per l'indagine del Nas

Un controllo Covid da parte del Nas
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Mercoledì 31 Marzo 2021, 10:00

PERUGIA - E se l’indagine su chi ha truccato gli elenchi per arrivare a prendere il vaccino prima degli altri avesse avuto qualcuno che ha portato il Nas sulla pista giusta? É una ipotesi che si può anche tenere in considerazione visto che non mancano, a tutti i livelli, di dubbi e sospetti su alcuni persone che hanno ottenuto la vaccinazione. Casi isolati, non di sistema, ma tanto basta per fra scattare il sospetto. E se l’indagine del Nas che ha messo il sale sulla coda a una dipendente dell’università che ha inserito negli elenchi dei vaccinabili il marito, imprenditore del mondo delle calzature, fa rumore, non è escluso che il sospetto possa essere partito da chi ha intuito qualche cosa. Uno scenario plausibile che dimostra come se da una parte c’è chi non avuto scrupoli a truccare una lista, dall’altra c’è il senso civico di chi non si è voltato dall’altra parte. Sia come sia i carabinieri del Nucleo tutela della Salute guidai dal tenente colonnello Giuseppe Schienalunga, hanno passato al setaccio tutti i punti vaccinali dell’Umbria, verificato gli elenchi (verifiche in corso su chi ha preso Astrazeneca) e scoperto che qualche cosa non andava in quel caso. Ma ce ne sarebbero altri sotto la lente di ingrandimento dei carabinieri del Nas che hanno trovato l’imprenditore inserito nella stessa categoria della moglie, quello del personale scolastico. Per moglie e marito è scattata l’accusa, in concorso, per truffa, abuso d’ufficio e accesso abusivo ai sistemi informatici.

Il Nas per chiudere al meglio questa parte dell’indagine ha effettuato un accesso all’Università per avare gli elenchi di chi era in lista per la vaccinazione. Da una parte c’è il personale universitario i cui nominativi sono stati inseriti direttamente dal Miur dall’altra ci sono i nomi di borsisti e docenti a contratto che sono negli elenchi dei singoli Dipartimento. I carabinieri dl nas hanno incrociato i dati ed è saltato fuori l’imprenditore fatto passare per un universitario per ottenere una dose di Astrazeneca. Se da una parte c’è il lavoro dei carabinieri del Nas che ha portato alla segnalazione in Procura, dall’altra ci sono, per questo caso, le mosse dell’Università. È prassi che a fronte della conclusione delle indagini l’Ateneo possa, una volta ricevute le carte della Procura, avviare un’azione disciplinare nei confronti della dipendente che ha portato discredito allo Studium. Se da una parte la vicenda è ancora troppo fresca, dall’altra appare scontato sia che si arrivi alla chiusura delle indagini con le ipotesi di reato contestate alla coppia del trucco del vaccino, sia che l’Ateneo faccia i suoi passi una volta che ci sarà il primo step definitivo dell’indagine penale. Intanto vanno avanti gli accertamenti su tutti gli elenchi di chi ha ottenuto la somministrazione del vaccino. Passo giusto e scontato dopo i primi due pesci caduti nella rete

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