Vaccini ai bimbi, si parte dopo Natale. Appello ai genitori: «Sono 5.100 i piccoli contagiati e aumentano i casi severi e di long Covid»

Vaccini ai bimbi, si parte dopo Natale. Appello ai genitori: «Sono 5.100 i piccoli contagiati e aumentano i casi severi e di long Covid»
di Fabio Nucci
4 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Dicembre 2021, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 08:28

Curva epidemica in fase crescente, casi in aumento nella fascia 6-13 anni e nelle scuole, con 5.100 bambini sotto gli 11 anni che in Umbria, dall’inizio dell’epidemia, hanno contratto il virus. Con indicatori in movimento ma ancora migliori del resto del Paese, la Regione ha iniziato a porre le basi per le vaccinazioni ai più piccoli. Lo farà presumibilmente da dopo Natale, dopo l’arrivo delle dosi pediatriche, previsto il 22 dicembre.

Lo ha evidenziato l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, in occasione dell’aggiornamento settimanale del Nucleo epidemiologico, spiegando che gli ultimi sequenziamenti hanno escluso la presenza della variante Omicron.
La situazione umbra resta in piena evoluzione con gli attualmente tornai sopra 2mila e un trend del contagio crescente nonostante la frenata registrata mercoledì ma con uno screening (festivo) ridotto.

Ciononostante, sono emersi altri 80 casi, con i circa 4.300 tamponi processati che hanno restituito un tasso di positività in risalita all’1,9%. In tale giornata, il 60% delle persone testate, 132, è risultata contagiata. L’analisi settimanale degli esperti della Regione, indica un’incidenza di 104 casi per 100mila abitanti.

«L’Umbria però continua a mostrare valori inferiori rispetto alla media nazionale», si osserva nel report. Aggiornamento che conferma contagi più concentrati in 4 distretti: Spoleto, Foligno, Assisi e Narni-Amelia dove si contano dai 133 ai 187 casi per 100mila abitanti. Solo Valnerina, Media valle del Tevere e Alto Chiascio restano sotto 50. Nell’ultima settimana, il virus è circolato soprattutto nella fascia 6-10 e 11-13 anni con una crescita dei casi scolastici, come rilevato dal Cts.

Andamento più altalenante tra i 3-5 anni mentre si registra una risalita costante ma di poco superiore alla media nella fascia 14-18. Tra gli over 19, incidenza in linea o inferiore alla media regionale, con le fasce 19-24 e 25-44 anni che mostrano un trend decrescente. In ripresa a 1,56 l’indice Rdt. Quanto ai dati ospedalieri, l’impegno resta sotto controllo, con 44 ricoveri ordinari (+2) e sette critici stabili, con una dimissione e un ingresso nel reparto. «Nella regione – sostiene l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – il contagio rimane al di sotto della media nazionale, ma l’aumento dei casi sul nostro territorio e nelle province limitrofe ci porta ad alzare la guardia. Un dato confortante è che dai campioni dei tamponi sequenziati, non è emerso nessun caso di variante Omicron». Nel corso della riunione di ieri, inoltre, il Cts ha chiarito che la variante sudafricana rispetto alla Delta è più trasmissibile, in alcune situazioni causa malattia più severa ed è più probabile reinfettarsi. «Fondamentale, quindi, insistere sulla vaccinazione con prima e terza dose – aggiunge Coletto – utilizzare la mascherina al chiuso, possibilmente Fp2 in ambienti affollati ed è consigliabile all’aperto quando c’è concentrazione elevata».


Sul versante vaccini, l’assessore ha chiarito che la quota dei “resistenti” ora si attesta al 5,5% degli over 50. «Su questa fascia bisogna ancora insistere per far passare il messaggio dell’importanza della vaccinazione come forma di protezione anche per i soggetti fragili». Intanto, a fine mese prenderà il via la profilassi per i bambini dai 5 agli 11 anni per organizzare la quale la Regione ha convocato, i primi giorni della prossima settimana, il comitato pediatrico. «In Umbria l’arrivo dei vaccini per i bambini è previsto per il 22 di dicembre – spiega Coletto - e si organizzeranno hub pediatrici separati dai punti vaccinali per adulti». Un appuntamento impellente stando anche alle evidenze rese note dalla società italiana di pediatria. «Nei reparti tra i bambini stanno crescendo forme di Covid severo, col rischio di long covid», osserva Coletto. «Non bisogna quindi temere di vaccinare i propri figli, ma forse bisogna preoccuparsi di evitare che si possano infettare con un virus che può lasciare sintomi per lungo tempo. Non dimentichiamo che in Umbria si sono finora positivizzati 5.100 bambini tra i 5 e gli 11 anni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA