Covid Terni, all'Itt 10 professori e una classe in quarantena: «Didattica non garantita, è peggio del lockdown»

Terni, all'Itt dieci professori e una classe in quarantena: «Didattica non garantita, è peggio del lockdown»
di Alberto Favilla
3 Minuti di Lettura
Martedì 6 Ottobre 2020, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 09:03

Un altro caso di Covid 19 in una scuola ternana. Dopo il Casagrande e il Galilei è toccato all’Itt (le ex Industriali) di via Cesare Battisti. Ad essere contagiato uno studente della classe terza. Sono finiti in quarantena tutti i compagni di classe del ragazzo e i dieci insegnanti del consiglio di classe. La scuola, una delle più storiche della città, su indicazione della Preside, la dottoressa Cinzia Fabrizi, che è anche Assessore comunale, ha intrapreso subito tutte le procedure del protocollo ministeriale. Il ragazzo, 16 anni, avrebbe avuto la risposta della positività al virus sabato mattina.

Covid, allarme nelle scuole: studenti positivi a Civita Castellana, Vetralla e Castel Sant'Elia, maestra a Faleria

«In realtà sabato mattina abbiamo subito attivato il protocollo anti covid dopo che la famiglia dello studente contagiato ha contattato la nostra referente Covid – argomenta la preside Fabrizi – a quel punto ci siamo rivolti al dipartimento di prevenzione dell’ Asl e in base alle loro indicazioni abbiamo ricostruito i contatti del ragazzo. Immediatamente è scattato l’isolamento fiduciario di 14 giorni per l’intera classe e per dieci insegnanti. Domenica abbiamo poi fatto sanificare l’aula e gli ambienti comuni, quindi ieri, lunedì, abbiamo riaperto la scuola in totale sicurezza». Una situazione precaria, che rischia di far saltare il percorso formativo dei ragazzi e di mandare in tilt la scuola. «Proprio così – aggiunge la Preside – in quanto i ragazzi in quarantena non potranno usufruire neanche della didattica a distanza poiché i loro professori, essendo in malattia, non possono lavorare e la procedura per nominare i supplenti non è semplice e non garantisce una immediata sostituzione. A subire un danno importante sono anche le altre classi dove i docenti in isolamento insegnano. A mio avviso la situazione e peggiore di quando c’è stato il lockdown. Almeno in quel periodo c’era la didattica a distanza che garantiva la prosecuzione di un percorso didattico. Il periodo di 14 giorni al momento non potrà essere ridotto neanche dai test veloci in quanto il protocollo prevede un secondo tampone a distanza di undici, dodici giorni dall’ultimo contatto. Insomma, una procedura che mette in difficoltà il sistema scolastico».

Scuole, nuovi focolai al Giulio Cesare e al Tasso. Più contagi all’Avogadro

Covid a scuola, l'assessore alla Sanità del Lazio: «Da inizio anno 336 studenti positivi su 296 plessi»

Preoccupazione anche tra il corpo insegnante dell’Itt. «Purtroppo la situazione è questa, quella che dice la Preside – spiega un professore della scuola di via Battisti che preferisce l’anonimato – noi, nel nostro Istituto, abbiamo attuato tutte le misure preventive, fatti corsi sulla prevenzione. Il problema a mio avviso sono i ragazzi che non si rendono conto della gravità della situazione. Inutile a scuola rispettare distanziamento, mascherine, sanificazioni varie se poi nel pomeriggio e alla sera si accalcano e si assembrano nei locali». Stamattina a scuola il clima era comunque tranquillo. Almeno all’apparenza. «Gli insegnanti, è vero, hanno cercato di tranquillizzarci - dice un ragazzo della classe prima – purtroppo la notizia ci è arrivata subito e questo ha preoccupato anche i nostri genitori, almeno nel mio caso. Dobbiamo essere noi i primi a rispettare le regole anche perché con l’arrivo dell’inverno la situazione diventerà sempre più critica. Non vogliamo che la scuola chiuda di nuovo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA