Scuole e Covid, altre riaperture dopo Pasqua. Coletto: «Adesso non è il caso di mettere mano alle Superiori»

Scuola, la protesta in piazza IV Novembre
di Remo Gasperini
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Sabato 27 Marzo 2021, 12:45

PERUGIA - Mentre in piazza Priorità alla Scuola chiede la riapertura delle scuole cavalcando i numeri e gli esiti di diversi studi che rappresentano le scuole come luoghi sicuri, nel corso del briefing settimanale l’assessore regionale Luca Coletto spiega che «le scuole non sono state mai avversate, ma le abbiamo chiuse per tutelare i cittadini più fragili nel momento in cui, esattamente 14 giorni dopo la riapertura, il picco è schizzato in alto, dati che hanno fatto ritenere che la scuola fosse la principale causa di contagio». Detto del passato, l’assessore alla Sanità, preso atto che l’Umbria sembra abbia superato la fase critica della terza ondata «caratterizzata dalle varianti – è stato detto - e dalla prevalenza di contagi nella fascia di età 0-13», ha guardato avanti lasciando intravvedere possibilità di riapertura più sostanziosa da dopo Pasqua. «I dati generali stanno migliorando, intanto dove possibile abbiamo riaperto prima i nidi, poi l’Infanzia e quindi le Elementari. Ormai siamo sotto le vacanze, la situazione delle elementari è stabile e non ci sembra il caso di mettere mano per esempio alle superiori: è inutile intervenire in un momento come questo. Ma siamo vigili e aperti a valutare le situazioni in evoluzione. La situazione sta virando e contiamo che con altri dieci giorni di chiusura le cose miglioreranno ancora». I dati relativi ai contagi in ambito scolastico pubblicati ieri indicano uno scostamento al rialzo solo per un cluster all’Infanzia e per i casi di positività alle Primarie cha hanno fatto salire il numero complessivo di alunni positivi da 21 a 33 e quello di docenti da 14 a 16. Per il resto nel confronto con la scorsa settimana solo numeri in calo: classi in isolamento da 25 a 19; studenti in isolamento da 507 a 268, alunni in attenzionamento da 348 a 198.

VACCINI

Aspettando le decisioni su nuove aperture che saranno valide a partire dal 6 aprile (almeno le medie inferiori dovrebbero riaprire nella maggior parte dei comuni), l’attenzione è rivolta alle vaccinazioni.

L’assessore Coletto ha ricordato che si procederà speditamente a completare la vaccinazione di tutto il personale docente e non docente della scuola e la decisione nazionale di lasciare i giovani per ultimi nella filiera delle vaccinazioni non inciderà negativamente sul rientro a scuola: «Non sarà un problema perché la vaccinazione di tutto il personale sarà una protezione indiretta per quelli che frequentano le scuole. Per i ragazzi, comunque, essendo i più forti gli eventuali effetti saranno relativi e in ogni caso il pericolo per chi frequenta sarà molto, molto ridotto; inoltre pur essendo loro magari portatori asintomatici o pauci sintomatici non riusciranno a infettare chi è vaccinato».

LA PROTESTA

«Studenti, genitori, docenti per una manifestazione composta ma molto appassionata» scrivono i promotori di Priorità alla Scuola che ieri mattina sono scesi in Piazza IV Novembre a Perugia «armati di mascherine ma anche di fiori colorati e computer di cartone, per la manifestazione indetta da Priorità alla Scuola in concomitanza con lo sciopero nazionale della scuola e del trasporto pubblico locale proclamato dai Cobas. Le manifestazioni si sono svolte in oltre 60 città italiane, tra cui appunto Perugia e Terni. La mobilitazione, oltre la riapertura in presenza, in sicurezza e in continuità di tutti gli istituti scolastici, ha ribadito la richiesta di impegni e investimenti strutturali per superare definitivamente una fase di emergenza durata ormai troppo a lungo. Priorità alla Scuola chiede infatti che una parte consistente del Recovery Fund sia riservata al rilancio della Scuola pubblica

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