Superiori, presenza fissata al 70%.Studenti soddisfatti, ma preoccupati: «Passi avanti ma i problemi restano»

Superiori, presenza fissata al 70%.Studenti soddisfatti, ma preoccupati: «Passi avanti ma i problemi restano»
di Remo Gasperini
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Sabato 24 Aprile 2021, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 11:20

PERUGIA  -«Le attività didattiche delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, sono svolte in presenza nella misura del 70% della popolazione studentesca»: per gli studenti delle scuole superiori percentuale di lezioni in presenza secca nella ordinanza firmata ieri pomeriggio dalla presidente Donatella Tesei. Segno che il “combinato disposto” tra protocolli sanitari, disponibilità di mezzi di trasporto ed esigenze delle scuole ha portato questa determinazione del 70% che non esclude, comunque, possibilità di aumentare, laddove possibile, percentuali in aumento. Le istanze del mondo della scuola, rappresentate dalla dirigente dell’Usr Antonella Iunti, sono dunque ascoltate ed è auspicabile che il comportamento responsabile degli studenti faccia il resto per concludere almeno con queste netta prevalenza di lezioni in presenza l’anno scolastico. Nell’ordinanza n° 29 è anche stabilito che “su tutto il territorio regionale è consentita l’attività in presenza nelle sedi scolastiche delle scuole secondarie di primo e secondo grado per gli studenti che parteciperanno alle prove INVALSI”.

ELASTICITA’

Alle scuole, oltre l’ordinanza della Regione, da parte del Miur è stata anche recapita una circolare del capo dipartimento Stefano Vasari esplicativa dopo la pubblicazione del decreto legge di giovedì che comunque per le secondarie prevedeva la presenza dal 75 al 100%. “Le istituzioni scolastiche, nell’esercizio dell’autonomia didattica e organizzativa e in relazione al rischio sanitario definito per il territorio, – scrive tra l’altro Vasari - individueranno le modalità concrete con cui accogliere a scuola un numero crescente di studenti, comunque entro le fasce percentuali indicate dal legislatore” con la raccomandazione che “venga riservata una quota di didattica in presenza maggiore agli studenti che frequentano le classi iniziali e finali dei cicli scolastici, anche al fine di meglio accompagnare la preparazione agli esami di Stato”.

TRASPORTI

Ridisegnato anche il quadro orario e numerico delle corse di supporto al piano di trasporto locale rispetto a quello in vigore con la presenza a scuola del 50% degli studenti.

L’incremento di mezzi è passato da 98 a 131 così ripartiti: nel Bacino 1 (Perugia) il Piano dei servizi aggiuntivi di supporto al TPL prevede l’impiego di 67 con un +17 autobus; nel Bacino 2 (Foligno-Spoleto) i mezzi saranno 27 (+7); nel Bacino 3 (Terni) in servizio 9 mezzi in più per un totale di 37.

ALTRA SCUOLA

«Per gli studenti tornare a scuola in maggior numero in classe è sicuramente importante perché sappiamo quanti danni ha fatto la didattica a distanza – commenta Matias Cravero, coordinatore di Altrascuola - Rete degli Studenti Medi Umbria – e ci auguriamo che sia solo l’inizio per il ritorno al 100%. Intanto è importante aver scongiurato la soluzione del doppio turno di entrata che era improponibile sotto ogni punto di vista. Certo, continuiamo a credere in un rientro pieno in presenza ma anche in sicurezza perché temiamo che si possa verificare una chiusura dopo pochi giorni. Positivo l’aumento dei pullman, ci mancherebbe, ma non è stato fatto tutto quello che è necessario. I problemi restano tutti sul tappeto – ricorda il coordinatore del sindacato studentesco – ed è indispensabile affrontarli per non ricominciare un altro anno alle stesse condizioni. Per la scuola ci vuole un piano di investimento serio per garantire una piena applicazione del diritto allo studio in un momento di grande crisi economica per le famiglie che potrebbe indurre un aumento dell’abbandono scolastico».

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