PERUGIA -Si avvicina l'estate, dopo un inverno di coprifuoco e tornano le polemiche e le lamentele in centro per la movida che si fa molesta. Con i più giovani accalcati nei vicoli accanto ai locali, aperti dopo mesi di restrizioni e con gli orari e le regole pre-pandemia: niente vetro dopo le 20 e stop alla mescita all'1.30. E seppur lontani dal voler rinverdire il vecchio refrain «Meglio il silenzio degli spacciatori che il chiasso dei locali», i residenti della parte alta del centro storico ricordano però anche il loro diritto al riposo notturno. «Martedì notte – spiega un residente di via Baldeschi – gruppi di ragazzini si sono riversati, senza la minima attenzione al distanziamento, sotto le nostre finestre. A bere e urlare fino a notte fonda. Di martedì. E il fine settimana allora che succede?». La domanda rimbalza anche in via Bartolo e via Ulisse Rocchi, fino a piazza Alfani, dove però i problemi sembrano diversi. «Con la fine del coprifuoco – spiegano i residenti – sono tornati gli spacciatori. Li vediamo andare in giro spavaldi, vicoli vicoli, e sotto le nostre finestre i ragazzi, anche minorenni, vengono direttamente a drogarsi. Ricordiamo il nostro ultimo esposto in merito, ormai di diverso tempo fa: è il momento di chiedere un appuntamento in Comune e questura per farci aiutare». L'AGGRESSIONE
Problemi si segnalano anche a Fontivegge, dove ieri nel tardo pomeriggio sotto piazza del Bacio si è consumata l'ennesima lite a bottigliate, nata dalla discussione in un gruppo di stranieri.