Perugia, cibi pericolosi: chiuso negozio a Fontivegge

Perugia, cibi pericolosi: chiuso negozio a Fontivegge
di Michele Milletti
2 Minuti di Lettura
Giovedì 25 Marzo 2021, 12:59

PERUGIA - Cercare di non far troppo rumore. È la cifra di chi cerca in un qualche modo di beffare regole, controlli e forze dell’ordine. Che sia spaccio di droga o di cibi pericolosi, fa davvero poca differenza. L’epicentro dell’ultima follia è, purtroppo, ancora una volta la zona di Fontivegge. Mentre residenti e amministrazione comunale tornano a guardarsi in faccia per trovare soluzioni condivise al rilancio della zona contro degrado e microcriminalità, ecco qualcun altro che pensa di poter fare semplicemente come gli pare.
Il riferimento non puramente casuale è quello a un’attività etnica “con vista” sugli uffici della Regione e al blitz con tanto di importanti sequestri messo in atto ieri dagli agenti della polizia locale e da personale dell’Asl.
La strada racconta una storia quasi surreale. Racconta di come l’attività commerciale in questione, di proprietà cinese, abbia riaperto giorni fa dopo qualche tempo di chiusura causata anche da bollette non pagate. Specie quelle relative all’utilizzo di corrente elettrica. Mettersi in regola e pagare le fatture? No, c’è un’alternativa: installare un gruppo elettrogeno internamente, nello spazio condominiale, accenderlo al mattino quando si apre l’attività e spegnerlo di sera per evitare rumori.
Con una doppia palese violazione: quella di installare qualcosa negli spazi condominiali senza la minima autorizzazione e quella, al tempo stesso particolarmente dannosa, di fare in modo che cibi e prodotti alimentari si deteriorino e diventino particolarmente dannosi per la salute delle persone che vanno ad acquistarli ignare del fatto che siano stati letteralmente scongelati per ore e poi ricongelati.
Questa seconda violazione è stata scoperta nel blitz di ieri mattina, condotto dalla polizia locale dopo il ricevimento di un esposto in cui si denunciava l’illegalità dell’installazione del gruppo elettrogeno. Nel corso dei controlli è poi emersa la questione legata ai prodotti alimentari con l’arrivo del personale dell’Asl e il sequestro degli stessi. La posizione dei titolari dell’attività è al vaglio delle autorità competenti.
Intanto si registrano difficoltà per altre due attività commerciali cittadine, in questo caso legate al coronavirus.

Secondo quanto si apprende, sono state chiuse entrambe (una è una nota pasticceria-bar) proprio per problematiche legate al Covid.

© RIPRODUZIONE RISERVATA