Covid, gli effetti della quarta ondata Omicron
con quasi 8000 positivi in Umbria. Cosa c'è da fare

Covid, gli effetti della quarta ondata Omicron con quasi 8000 positivi in Umbria. Cosa c'è da fare
di Luca Benedetti
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Lunedì 27 Dicembre 2021, 07:30

PERUGIA Il virus corre veloce. L’ultimo record di positivi è quello registrato la vigilia di Natale: 1.229. E ci sono stati anche due morti, dato che porta a sfondare quota 1.500 vittime dell’inizio della pandemia, ora sono 1501.
In compenso c’è stato un Natale senza decessi. Crescono invece del 18 per cento i ricoverati in ospedale, sono 91, 14 in più, nove dei quali in terapia intensiva, uno in più. È il quadro che emerge dal sito della Regione. Nell’ultimo giorno di contabilità del Covid-19 sono emersi 348 nuovi positivi e 135 guariti, con gli attualmente positivi che salgono a 7.621. Sono stati analizzati 878 tamponi e 2.210 test antigenici, con un tasso di positività sul totale pari all’11,2 per cento. Il 26 dicembre dello scorso anno in Umbria erano stati 51 i casi Covid accertati tra Natale e Santo Stefano, ma c’erano quattro morti, 282 ricoverati e 34 posti occupati in terapia intensiva. Cioè la pressione sul sistema sanitario era di oltre tre volte superiore a quella attuale. Anche se la crescita inizia a essere valutata con particolare attenzione. Arriva un avvertimento da Maurizio Molinari, segretario regionale della Uil. Un allarme che suona così: «La Regione, le aziende sanitarie e ospedaliere umbre non devono farsi trovare impreparate di fronte alla quarta ondata Covid che sta montando in questi giorni. Nelle prossime settimane, la crescita esponenziale dei casi potrebbe avere riflessi in termini di ospedalizzazioni e ricoveri in terapia intensiva, in particolare tra i non vaccinati».
Il quadro degli ospedali dice che ci sono stati sei ricoveri e Città di Castello(tre in più rispetto al giorno di Natale), sei a Foligno (più cinque), 51 a Perugia di cui tre in terapia intensiva(più 4 in totale) e ventotto a Terni di cui sei in terapia intensiva (più due). «La nuova sistemazione dell’area di reparto da destinare ai casi Covid-spiega Lucio Patoia, direttore della struttura complessa di Medicina Interna dell’ospedale San Giovanni Battista di Foligno- è stata concordata fin da giungo con la direttrice sanitaria, Rita Valecchi e consente di ricavare posti Covid con rapidità e flessibilità in base alle esigenze epidemiologiche». In ogni stanza i pazienti avranno disposizione una radio per seguire informazioni, musica e funzioni religiose. Attivato anche un servizio di fisioterapia con il personale dell’unità operativa diretta da Mauro Zampolini.
I TAMPONI
Restano la pressione e pesanti disagi negli hub per i tamponi. È attivo, per il distretto dell’Assisano, il nuovo punto tamponi a Santa Maria degli Angeli, la Palaeventi (oggi via anche ai vaccini). Ieri attese superiori all’ora. Anche superiore alle quattro, invece, per un tampone molecolare al drive-through di Pian di Massiano di Perugia dove non mancano i disagi. C’è chi è messo in coda quando ancora era buio. Tanti disagi anche per i positivi. Vien segnalato il caso di un perugino risultato positivo al self testing comprato in farmacia il 23 che sta aspettando la visita delle Usca per il tampone domiciliare. Ieri l’ultimo contatto telefonico con la promessa che entro quattro giorni dovrebbe essere fatto il molecolare. Situazione complessa anche per una donna perugina con sintomi che ha un familiare positivo dall’antivigilia di Natale e che ha ottenuto la possibilità di fare il tampone molecolare per il penultimo giorno dell’anno. Sette giorni di attesa che diventano un’eternità soprattutto in presenza di sintomi.
Praticamente introvabili i tamponi fai da te in farmacia. Chi a Perugia ha tentato la prenotazione di un test antigenico proprio in farmacia e si è sentito rispondere che la prima possibilità di prenotazione è per il 2 gennaio. Code lunghissime nelle farmacie che gestiscono sul quotidiano il tampone rapido che da oggi vale quanto un molecolare per entrare in sorveglianza. Decisione firmata dal commissario all’emergenza Massimo D’Angelo come anticipato nell’edizione della vigilia di Natale.
Sul fronte vaccini l’ultimo dato disponibile della Regione racconta di altri tredici persone che hanno completato il ciclo vaccinale e di 464 terze dosi inoculate. Per il Covid rinviato l’insediamento del consiglio provinciale di Perugia: è in isolamento fiduciario la neo presidente, Stefania Proietti.

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