Virus, picco di contagi,
quota 93 in tre giorni
La Asl: «Molti i giovani»

Virus, picco di contagi, quota 93 in tre giorni La Asl: «Molti i giovani»
di Aurora Provantini
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Sabato 6 Marzo 2021, 08:11

TERNI Raddoppiano i casi di Covid a Terni in pochi giorni e cresce il numero di ragazzi contagiati. Negli ultimi tre giorni si sono registrati 93 nuovi positivi di cui molti di età inferiore ai 24 anni. Segno evidente che gli assembramenti davanti ai locali e i pic nic nelle aree di verde pubblico hanno favorito l’innalzamento della curva dei contagi. Nello scorso fine settimana “Il Messaggero” ha fotografato le vie del centro affollate di giovani: in via Lanzi, via Fratini, via Cavour, piazza dell’Olmo. Al passare delle pattuglie i ragazzi si diradavano, poi tornavano vicini e con la mascherina abbassata, anche se le cause dei contagi sono sempre molteplici. L’impressione è che ci sia un rilassamento delle misure preventive. Per il presidente dell’Ordine dei medici di Terni, Giuseppe Donzelli, è importante adottare un comportamento responsabile soprattutto in questa fase.
MOMENTO DELICATO
“E’ un momento delicato e le persone sono stanche - dichiara Donzelli - ma non si deve abbassare la guardia. La variante inglese sta diventando quella prevalente nel Paese ed in considerazione della sua maggiore trasmissibilità occorre rafforzare le misure di mitigazione”. Anche nelle scuole i casi di Covid aumentano e per questa ragione si sta procedendo con una significativa accelerazione della campagna vaccinale. In via Bramante si sta somministrando il siero Pfizer (agli ultraottantenni) di mattina e l’AstraZeneca di pomeriggio, dal lunedì al sabato, più la domenica prima di pranzo. Tanto che in 48 ore la percentuale di dosi somministrate in rapporto a quelle consegnate alla Regione Umbria è aumentata di 10 punti percentuali, passando da 59 a 69 per cento. “Da un confronto con l’assessore alla sanità Luca Coletto – aggiunge Donzelli – è emersa infatti l’esigenza di smaltire le fiale lasciate indietro”.

Intanto i medici di base della provincia di Terni, si impegnano ad utilizzare tutto il “bottino” di Moderna entro oggi. Decidono di andare a casa dei propri assistiti di sabato per effettuare la somministrazione della prima dose ai non deambulanti, pur di smaltire le fiale consegnate dall’Asl il 3 marzo scorso, tenendo conto che l’obiettivo adesso è vaccinare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile. Per il momento hanno a diposizione solo il trenta per cento delle dosi richieste, e la raccomandazione a somministrarle entro mercoledì prossimo. “Per non cancellare le visite ambulatoriali procedere di sabato ci è sembrata la soluzione migliore”. Alessandro Camilli, che lavora in uno studio che raccoglie sette medici di base, inizia e termina oggi. “Ci sono state assegnate 40 dosi delle 130 necessarie - spiega Camilli - e considerando il fatto che il farmaco non può restare fuori dal frigorifero per più di sei ore, abbiamo preferito organizzaci in modo da somministrarlo in un unico giorno. Abbiamo anche ipotizzato di impiegare tra le 5 e le sei ore ciascuno, dal momento che le procedure sono molto più lunghe di quelle richieste per un vaccino antinfluenzale”. Chiara Sartini lo sa bene: “Ho iniziato ieri e ho impiegato 50 minuti per ogni paziente, tra firma del consenso e attesa per l’eventuale reazione allergica”. Fa parte dello studio con altri tre medici : “Abbiamo deciso di terminare oggi anche perché sicuramente a metà marzo potremo disporre di altri flaconi”. Sergio Luzzi, che ha studio con 8 medici non solo conferma l’impegno a vaccinare i pazienti di sabato, ma ha già messo in calendario le seconde dosi per la vigilia di Pasqua: “Occorre velocizzare le vaccinazion».

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