Narni, amiche nella vita, rivali nella corsa all'Anello. Silvia, Allegra, Claudia e Valeria insieme dall'asilo, ma durante la festa, ognuna per i propri colori

Narni, amiche nella vita, rivali nella corsa all'Anello. Silvia, Allegra, Claudia e Valeria insieme dall'asilo, ma durante la festa, ognuna per i propri colori
di Francesca Tomassini
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Sabato 13 Maggio 2023, 13:39

NARNI Amiche nella vita, avversarie durante la festa. Perchè il terziere "non si tocca". Succede che a Narni quattro ragazze cresciute insieme dai tempi dell'asilo, per tutto il periodo della Corsa all'Anello diventino "nemiche" perchè appartengono a terzieri diversi. Per ventuno giorni, le strade Silvia, Allegra, Valeria e Claudia si dividono, prendendo ognuna quella dei colori del cuore. «Io sono di Fraporta - racconta Silvia 23 anni, infermiera - Allegra è di Mezule, Valeria e Claudia di Santa Maria. Quando inizia la festa, siamo tutte impegnate nelle varie attività e quindi capita di vedersi poco. Personalmente sono cresciuta dentro il terziere, prima con nonna, poi con mamma. Per le altre più o meno è lo stesso. Se capita di incontrarci durante la festa, è tutto uno sfottò, un punzecchiarsi. Poi ogni terziere ha il suo "nemico". Per esempio fra Mezule e Fraporta la rivalità è tanta». Che a volte, per tutti, sfocia in qualche goliardata. «Qualche notte fa - racconta Valeria 24 anni studentessa - è sparita l'insegna del negozio dei gadget di Santa Maria. Mi ricordo che quando è stata posizionata avevo pensato che poteva essere a rischio, ma tanto in ogni edizione c'è qualcosa che "sparisce", ce lo mettiamo in conto. Anche perchè, di solito, ricompare il giorno della sfida al Campo de li Giochi. Il terziere che ha fatto il colpo, restituisce il maltolto».

Una confessione che rispecchia lo spirito della competizione dove la goliardia e la rivalità sono confinate nello spazio della festa e si stemperano nella passione per la tradizione e la propria città. «Ovviamente - spiega Allegra, 24 anni studentessa all'ultimo anno di Filologia - i segreti del terziere rimangono all'interno dei suoi confini e se capita di vedersi magari per un aperitivo, lo facciamo in territorio "neutrale"».

A prescindere dai colori, quello che tutte sottoscrivono è il sentimento che le lega al proprio terziere. «E' una famiglia - spiega Claudia, 21 anni studentessa - per molti di noi nel vero senso della parola. Siamo cresciuti dentro ai terzieri, con gli altri volontari, amici di famiglia, tutti accomunati dalla voglia di fare, per la comunità, per la città. Io per esempio ho mamma mezulana e papà di Fraporta, però sto a Santa Maria. Questo fa capire che finchè stai dentro a un terziere, non sono ammessi "tradimenti" ma se per qualsiasi motivo cambi, vieni accolto a braccia aperte, senza riserve». Unica deroga, l'amore. «Finora non è mai capitato a nessuna di noi di innamorarsi di qualche "avversario" - chiudono in coro - se dovesse succedere - esclamano con una punta di sarcasmo reciproco - vedremo...». Intanto fioccano gli auguri, l'un con l'altra, di vincere la corsa. Tutta tattica e scaramanzia, fra amiche.

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