Corrado, tra il sogno di essere geometra o architetto al gol segnato a Buffon

Corrado, tra il sogno di essere geometra o architetto al gol segnato a Buffon
di Paolo Grassi
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Mercoledì 9 Novembre 2022, 00:00

Un calciatore con sogni da geometra e passione per l'architettura. Niccolò Corrado, giovane esterno sinistro della Ternana, per ora si concentra sul calcio. Oggi, si "accontenta" di disegnare e misurare cross e pure di progettare e costruire gol importanti come quello segnato a Gigi Buffon, non un portiere qualsiasi ma leggenda vivente dei pali. Tutto in fretta, quest'anno, per questo ragazzo di 22 anni plasmato da un settore giovanile importante come quello dell'Inter. «Ci sonoa arrivato un po' tardi, lì. Agli allievi nazionali. Poi, in Primavera, ho vinto due scudetti, due supercoppe e il torneo di Viareggio. E' uno dei club, insieme all'Atalanta e altri, tra i più forti a livello giovanile». Corrado, in questa prima parte di stagione, è la sorpresa di una Ternana che sta va. Peccato, però, che con il Brescia non ci sarà. Infortunio muscolare di basso grado all'adduttore. Ci sarà Bruno Martella. «Bruno - dice Corrado proprio del suo esperto collega di fascia - è il compagno che voresti sempre avere. Un professionista esperto, con tante rpesenze in serie A. Mi può aiutare e mi può consigliare in tutto». E' sereno e sodrridente, Corrado. Racconta questi mesi felici e fortunati, con tanto di conquista di un posto in campo: «Non mi aspettavo un inizo del genere. Poi, c'è anche il caso, come ad esempio l'infortunio di Bruno. Ma per come stanno andando le cose, non posso lamentarmi. Per caratteristiche, prediligo sovrappormi con l'attaccante e crossare. Mi trovo bene nella fase offensiva e mi intendo già bene coi compagni in campo, specialmente con Antonio Palumbo. Mi oace di pià spingere, ma sto lavorando per migliorare anche in fase difensiva». Que gol segnato a Parma, probabilmente, è stato quello della svolta nella serie positiva della squadra. Ma come è, per un giovane terzino, fare gol a Buffon? «Incredibile. A 6 anni, lo vedevo in tv mentre vinceva i mondiali. In campo, giocando quella palla, non ho pensato a lui. Quando ho segnato ho esultato. Dopo la partita, ripensando a chi era in porta, mi sono detto: "Cavolo!". Sì, quella vittoria in rimonta ci ha liberato mentalmente e dato fiducia». Un gol segnato da attaccante, con inserimento in area per calciare in diagonale. «E' stato istintivo. Cerco spesso di inserirmi. Da piccolo facevo l'esterno offensivo». A Terni, nella Ternana, sta bene. «Mi sono trovato subito bene e sono contento di aver scelto di venire qui, in questo gruppo. Mi sento molto a mio agio, con una squadra che predilige giocare e attaccare. Sapevo che la Ternana avesse queste caretteristiche. Ora stiamo andando bene, ma è impprtante restare sempre sereni e lavorare di partita in partita. C'è ancora tanta strada». Di mister Cristiano Lucarelli e del suo staff dice: «Si lavora molto sull'aspetto motivazionale e su quello tattico. Il mister ci prepara sempre beme, prima di ogni partita. Anche a livello fisico e atletico, lavoriamo bene». Curioso che lui, fiorentino, si trovi con tanti toscani, dai livornesi Cristiano Lucarelli e Stefano Bandecchi, mister e presidente, al viareggino mental coach Eugenio Vassalle e al pisano Andrea Favilli come compagno di squadra. «Da anni non mi trovavo con tanti della mia stessa regione. Fa strano, sì. Però mi trovo bene». Per il futuro, Corrado coltiva i suoi sogni. «Spero di migliorare e crescere ancora. Il mio modello? Theo Hernandez. La serie A? Certo, mi piacerebbe giocarci! Con la Ternana, spero».

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