Vaccino anti Covid-19, caserme e palestre per la somministrazione. Servono 12 siti

Vaccino anti Covid-19, caserme e palestre per la somministrazione. Servono 12 siti
di Luca Benedetti
3 Minuti di Lettura
Venerdì 4 Dicembre 2020, 08:00

PERUGIA Quattro ospedali (Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello) come centri di stoccaggio dei vaccini della Pfizer, quelli a meno settanta gradi, e una decina di luoghi per la somministrazione. Arrivato alla terza stesura il piano vaccini inizia a delinearsi in maniera più netta come ha spiegato ieri durante il briefing settimanale il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Antonio Onnis. «Ci aspettiamo la prima fornitura per la seconda metà di gennaio. Dovrebbero arrivare tra le 50 e le 52 mila dosi. Ma il vaccino non deve ingenerare false sicurezze: dobbiamo continuare a proteggerci. Prima dell’autunno gli effetti non si potranno valutare».
La Regione sta individuando i punti di somministrazione visto che ogni punto dovrà essere in grado di gestire 30mila somministrazione. Dovrebbero essere dodici, quanti sono i distretti su base regionale. Palestre, centri sportivi, sono i luoghi che potrebbero essere individuati. Per esempio a Bastia Umbriafiere a Foligno valutati la caserma e il palasport. Il luogo deve avere un parcheggio, la possibilità di ingresso e uscita separati e una stanza di attesa post somministrazione dove chi è stato vaccinato potrà rimanere 10-15 minuti.
Ogni postazione dovrebbe avere tre gruppi di addetti composti da due infermieri e un amministrativo e poi ci sarà un medico oer le tre postazioni. Dopo personale sanitario, ospiti e personale della case di riposo, toccherà al personale dei servizi essenziali, forze dell’ordine in testa. Nei quattro ospedali individuati i vaccini saranno conservati a meno 70 gradi in frigoriferi da 130 litri e potranno contenere anche 15mila dosi.
IL VACCINO ANTINFLUENZALE
Il conto per il vaccino antifluenzale un po’ torna e un po no. Sono in arrivo, ha detto il dg della Sanità, Claudio Dario, 262mila dosi di vaccino anche per chiudere la vaccinazione delle categorie a rischio under 65. «Per gli over 65-dice Dario- abbiamo superato il 70% della copertura». Zero vaccini, invece, per la vendita in farmacia nonostante la richiesta a ministero della Salute e protezione civile.
TAMPONI DAI PRIVATI
Dario ha annunciato che partirà una circolare per chiarire la vicenda dei tamponi per chi risulta positivo ai test rapidi fatti dai privati: «Manderò una circolare esplicativa, non c’è alcun obbligo di andare dallo stesso privato e pagare il molecolare, si può ricorrere alla sanità pubblica».
MEDICI DI FAMIGLIA
Per i test sierologici di medici di famiglia e pediatri di libera scelta si parte mercoledì 9.
IL NODO RENDICONTAZIONE
Dal commissario per l’emergenza Domenico Arcuri è arrivata una nota in Regione in cui si chiede la rendicontazione di 74mila test antigenici entro oggi oppure dalla prossima settima verrà la distrubuzione di quel tipo di test all’Umbria. Con la richiesta si vuol conoscere, tra l’altro, la distribuzione e l’uso dei test da parte medici di famiglia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA