Il virus chiude scuole e chiese, un positivo ogni tre tamponi

Il virus chiude scuole e chiese, un positivo ogni tre tamponi
di Fabio Nucci
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Martedì 10 Novembre 2020, 08:00

PERUGIA - La minor quantità di tamponi processati tra domenica e lunedì ha portato la solita platonica frenata di nuovi casi di inizio settimana, con 314 diagnosi a fronte di appena 1.040 tamponi, uno su tre risultato positivo. Un numero relativamente più basso accompagnato da ricoveri e decessi in crescita, con nove degenti (ora il totale segna 424) e altrettante vittime in più. Ma a dare il senso del momento la diffusione del contagio nei territori, con 29 comuni che contano oltre 10 positivi attivi ogni mille residenti e situazioni al limite che rimbalzano da Gualdo Tadino a Spoleto, dalle scuole ai tribunali, passando per le Rsa.
Il contagio nella regione continua ad avanzare anche se, considerando gli ultimi due dati settimanali aggregati, la crescita dei casi sui sette giorni è ora del 14% (21% in Italia) ma continua a crescere l’incidenza dei sintomatici. Dal due all’otto novembre, sono stati 1.013 quelli indicati con una crescita del 55% rispetto alla settimana precedente (652). Un elemento di rischio in più per la rete sanitaria, con una maggiore probabilità di aggravamento delle condizioni e quindi della necessità di nuovi ingressi in ospedale. Ieri altri nove ricoveri ma il dato settimanale aggregato indica una lieve frenata anche se i 70 nuovi degenti Covid non sono un numero da sottovalutare (nel tardo pomeriggio di ieri, a Perugia, segnalate tre ambulanze in fila all’ospedale regionale). In salita sia il dato giornaliero (+2) sia quello settimanale (18) delle terapie intensive. Il dato aggiornato alle 20 dell’otto novembre parla intanto di 111 posti totali in intensiva, ma si tratta di un numero in continua evoluzione. Continua a crescere anche il numero dei decessi, ieri altri 9 col totale settimanale, 57, che segna il nuovo picco dall’inizio dell’epidemia. Le vittime segnalate ieri sono tre pazienti residenti a Perugia, tra cui una donna di 78 anni deceduta all’ospedale di Città di Castello, 2 a Narni (uno deceduto all’ospedale di Terni), uno a Terni, Spoleto, Magione, Castiglione del Lago.
Intanto, il virus continua a diffondersi anche nei luoghi sensibili. A Orvieto, alcune positività sono state riscontrate nel reparto di ostetricia e ginecologia. «Il punto nascite resta operativo», ha precisato la Usl Umbria 2. In difficoltà almeno tre residenze sanitarie assistite (non gestite dalle Usl) che per le criticità riscontrate a livello di personale hanno chiesto aiuto a Regione, Asl e Protezione civile. Non è escluso il ricorso ai volontari. Intanto, a Perugia tiene sempre banco la questione ex Grocco, sulla quale è intervenuta la senatrice M5s, Emma Pavanelli che si è detta preoccupata. «Mi chiedo se in tutto in comune non ci fossero altre strutture idonee ad ospitare pazienti Covid senza mettere a rischio malati di Alzheimer della struttura protetta e i minori della Neurologia infantile».
Capitolo scuole. A Foligno, chiude l’asilo nido comunale “Sanzio” dove nei giorni scorsi tre educatrici sono risultate positive. Stessa decisione a Gualdo Taedino, per il nido Peter Pan, chiouso a causa della positività di una cuoca: in isolamento 30 bambini, dieci operatori e l’altra cuoca. Sempre a Gualdo, per la positività di uno dei parroci, nei prossimi giorni resterà chiusa la cattedrale di San Benedetto. Casi di positività sono emersi anche in una scuola dell’infanzia nel comune di Corciano. A Spoleto, in emergenza gli uffici della Procura per la positività di due magistrati, un funzionario amministrativo e 3 ufficiali di polizia giudiziaria; contagi che stanno lasciando a casa anche altro personale venuto a contatto. Una contingenza che ha spinto il procuratore Ferrigno a rivedere fino al 16 l’operatività della struttura.

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