Coronavirus, in Umbria il contagio allenta
per la prima volta scendono i positivi

medici e pazienti in ospedale
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Martedì 7 Aprile 2020, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 12:14
PERUGIA Il contagio in questi ultimi giorni sta allentando la presa e per la prima volta nella regione scende il numero dei “positivi attuali”. Tra domenica e lunedì, infatti, si è ridotto il totale dei malati e di coloro che, superati i sintomi dell’infezione, risultano ancora positivi al virus: in tutto 1.125 soggetti. La conseguenza dello scatto che ieri si è avuto tra i guariti negativi al covid-19: 28 in più con una progressione geometrica che va avanti da sabato e che ha portato il totale a 84. Il tasso di guarigione, il rapporto col totale dei positivi, è quindi salito al 27%, dieci punti in più rispetto al dato nazionale, da quattro giorni fermo intorno al 17%. Considerando i “clinicamente guariti”, in 337 si sono lasciati alle spalle l’infezione.
Altri indizi che portano a la curva del contagio a stagliarsi in maniera più lineare: da una settimana, infatti, l’incremento giornaliero dei contagi è rimasto sotto il 5%. Si sta ridimensionando quindi anche il totale dei malati che, prima volta che accade, è sceso per il secondo giorno consecutivo: tra ricoverati e isolati a domicilio, ieri si contavano 872 soggetti, 26 in meno rispetto a domenica (-2,9%). Si è allentata, quindi, la pressione sugli ospedali regionali con un ricovero e un “intensiva” in più in un giorno, ma con i totali che restano sotto i livelli di guardia. I degenti sono 159 (gli stessi di domenica), i pazienti in rianimazione sono 46 (uno in più), con un’incidenza, pari al 22,4%, che resta superiore a quella nazionale (11,9%). Così come resta più contenuta l’ospedalizzazione dei contagiati: in Umbria il rapporto tra ricoverati e malati si è mantenuto da ormai due settimane sotto il 25% (uno ogni 4) mentre a livello nazionale il 35,3% dei contagiati è in ospedale. Il dato negativo della giornata è il nuovo decesso che ha fatto salire il totale a 44 poi lievitato a 46 per altre due persone venute a mancare come spiegato nella nota che segue: "L’Azienda ospedaliera di Perugia comunica il decesso per Covid -19 di due pazienti ricoverati nel reparto di Rianimazione. Si tratta un uomo di 71 residente a Castiglione del Lago e ricoverato dal 13 marzo Perugia e di un uomo uomo di 64 anni, residente a Perugia e ricoverato il 14 marzo". Ma il tasso di mortalità nazionale è più che triplo rispetto a quello che si registra nella regione (12,5 contro il 3,5 ogni cento positivi totali).
È tornata a ridimensionarsi anche la rete di contatti dei positivi, col numero delle persone in osservazione che si è ridotto: ieri 94 soggetti in meno posti in quarantena perché hanno avvicinato un soggetto risultato affetto da covid-19. Da ormai due settimane, il distanziamento fisico imposto dalle misure restrittive ha così ridotto il rapporto tra osservati e positivi attuali, passato da un valore vicino a sette (sette osservati ogni positivo) a 3,5. Continua a crescere inoltre il numero di coloro che sono usciti dall’isolamento che hanno cioè completato i 14 giorni da trascorrere sotto la sorveglianza sanitaria. Iter che dal 28 febbraio, data dei primi casi certificati in Umbria, ha coinvolto 10.441 persone. Si allarga anche la dimensione del monitoraggio: coi test rapidi che hanno preso il via, alle 8 di ieri è salito a 12.573 il numero dei tamponi eseguiti: 10 ogni caso registrato nella regione.
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