Il virus allenta lievemente la presa, ma a novembre già oltre 9mila casi

Il virus allenta lievemente la presa, ma a novembre già oltre 9mila casi
di Fabio Nucci
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Giovedì 19 Novembre 2020, 07:14

PERUGIA - Continua a raffreddarsi la curva del contagio nella regione, col totale settimanale dei nuovi casi che resta in fase decrescente. Stesso trend per l’incidenza dei positivi sui tamponi che, calcolata sul dato aggregato settimanale, è ora pari al 12,15%. In risalita anche il numero dei guariti che ha portato il tasso di uscita Covid al 42,2%, assestandosi ormai da giorni sopra la media nazionale (37,9%). Aspetti che per ora non attenuano il dato relativo ai deceduti: altri 11 ieri, 68 nell’ultima settimana.
Pur restando in una posizione borderline, l’Umbria nella mappa del contagio elaborata dalla Fondazione Gimbe (che tiene conto dell’incremento dei casi registrato nell’ultima settimana e dell’incidenza per 100mila residenti delle ultime due settimane rispetto alla media nazionale) sembra riavvicinarsi a una posizione meno allarmante. Si parla dell’area verde della mappa, dove sono posizionate le regioni dove nell’ultima settimana i nuovi casi sono cresciuti meno e dove l’incidenza sulla popolazione è stata più contenuta, sotto la media nazionale. Gli indicatori umbri segnano 3.758 casi nel periodo 11-18 novembre, pari a 427 positivi ogni 100mila abitanti. Proprio il trend dei casi settimanali, calcolato quotidianamente sul dato aggregato nei sette giorni, restituisce l’indicazione più confortante: dopo i 4.212 casi registrati nei sette giorni precedenti il 12 novembre, il totale dei positivi settimanali è andato sempre calando e oggi appare più basso di 454 unità.
Tale aspetto si accompagna a un abbassamento del tasso di positività dei tamponi osservato sempre considerando il dato settimanale (che elude le forti oscillazioni che talvolta si registrano a livello giornaliero). Ieri i 4.700 tamponi processati hanno restituito 501 nuove positività, con un’incidenza del 10,66% (6,26 il giorno precedente) sotto la media settimanale pari al 12,15% e anch’essa in fase decrescente (16,17 il dato nazionale). Ciò che non conforta, il dato assoluto dei contagi che a novembre ha già superato il totale registrato a ottobre: 9.064 contro 8.447. Il bollettino regionale di ieri ha riproposto una risalita nei posti occupati dai degenti Covid, anche in terapia intensiva. Gli assistiti ricoverati sono 444, sei in più rispetto al giorno precedente, di cui 75 in terapia intensiva (+5). Nel contempo sono state segnalate altre 11 vittime del coronavirus, 4 delle quali erano ricoverate in ospedale. Al Santa Maria di Terni hanno perso la vita due uomini di 78 e 82 anni, entrambi residenti in città; all'ospedale di Città di Castello è invece deceduta una donna di 88 anni residente a Spoleto. All’ospedale di Perugia, come riferito dal sindaco Paola Lungarotti, ha perso la vita un anziano di Bastia Umbra. Gli altri decessi riguardano due pazienti di Perugia, un altro di Spoleto mentre gli altri erano originari di Todi, Foligno, Narni e Montegabbione.
Il flusso di guariti, ieri alimentato da 460 casi, non ha liberato ancora nessuno dei 90 comuni interessati dal virus anche se nei prossimi giorni almeno dalle 10 città dove si contano meno di 4 attualmente positivi dovrebbero arrivare buone notizie in questo senso. Salgono invece a 44 i centri con oltre 10 pazienti ogni mille residenti: in testa c’è sempre Scheggino (19,40) seguito da Bettona (18,97), Giano dell’Umbria (18,62), Bastia Umbra (18,24) e Assisi (17,86). Tra i 44 municipi con un’incidenza sulla popolazione più elevata, 37 (84%) sono della provincia di Perugia, dove si contano 8.179 casi attivi con un’incidenza pari al 12,5 per mille; 2.506 in quella di Terni dove l’incidenza scende all’11,1 per mille.
In calo gli attualmente positivi a Perugia che ieri, grazie a 135 guariti, sono scesi di 42 unità (95 i nuovi casi): saldo negativo anche per Assisi, Terni e Orvieto (-9).

Al contrario, l’effetto guariti non si è avuto (stando ai dati aggiornati alle 12:42 di ieri) a Città di Castello, dove i casi attivi sono saliti di 20 (26 positivi e 6 guariti); Foligno (+19) e Gubbio (+13). Tra i comuni con più di 20mila residenti Città di Castello e Orvieto restano quelli con l’incidenza di positivi più bassa pari, rispettivamente a 8,4 e 7,2 per mille.

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