Anci in pressing sul governo: «Bloccare fondo crediti di dubbia
esigibilità per cittadini e imprese che non possono pagare le tasse»

Francesco De Rebotti
di Lorenzo Pulcioni
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Mercoledì 1 Aprile 2020, 00:22 - Ultimo aggiornamento: 11:00

Sbloccare i fondi dei crediti di dubbia esigibilità per consentire ai Comuni di compensare il mancato pagamento delle tasse da parte di ciattadini e imprese in difficoltà a causa dell'emergenza Coronavirus. E' questa la proposta che arriva dall'Anci al governo nazionale.

A spiegarlo è il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, presidente dell'Anci Umbria: «L'anticipo del fondo di solidarietà da 4,3 miliardi aiuta la liquidità dei Comuni che per sostenere le spese devono andare in anticipo di cassa. Ma i sindaci possono solo scegliere di spostare risorse da servizi che avevamo programmato a servizi di sostegno per l'emergenza. Io ad esempio non spenderò 50.000 euro di eventi culturali e li sposterò nel sociale. Ma il tema è come portare via risorse aggiuntive compensando con l'intervento del pubblico il mancato pagamento di cittadini in difficoltà e piccole aziende, penso ad artigiani e commercianti, che nei mesi dell'emergenza non hanno lavorato e quindi non hanno incassato».

Da qui il pressing dell'Anci sul governo per sbloccare i fondi dei crediti di dubbia esigibilità: «Se per un anno congeliamo questo accantonamento e lo mettiamo tutto a disposizione dei Comuni, quelle risorse potranno compensare le cifre che cittadini e imprese in difficoltà non potranno pagare. Da qui al 30 giugno ci saranno cittadini come me che lo stipendio lo prenderanno comunque e che potranno pagare. Ma anche chi non potrà pagare e allora dobbiamo mettere a disposizione economie aggiuntive compensative per queste persone e queste imprese. Quello che avanza si può mettere a disposizione per chi non ce la fa a fare la spesa, quindi accanto ai 400 milioni che arriveranno ai Comuni, dopo il 15 aprile».

La cifra del fondo crediti di dubbia esigibilità, per il Comune di Narni, ammonterebbe a circa 1 milione di euro. Ad oggi la proposta dell'Anci è al vaglio del governo, che starebbe ragionando su una riduzione di questo accantonamento: «Sbloccare portarlo al 50% vorrebbe dire sbloccare metà delle risorse, sarebbe già un risultato. Ma la mia speranza è che venga congelato il 100% di quello che abbiamo accantonato. E' questa la soluzione per cittadini e imprese che non potranno pagare. Per consentire loro di ripartire senza il fardello delle tasse a causa del blocco di questi mesi» conclude De Rebotti.

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