Virus (quasi) in ritirata: 141 casi su 4.376 tamponi. Scatto del 60% tra bimbi e over 80

Virus (quasi) in ritirata: 141 casi su 4.376 tamponi. Scatto del 60% tra bimbi e over 80
di Fabio Nucci
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Mercoledì 2 Dicembre 2020, 07:12

PERUGIA - La discesa della curva dell’epidemia si sta consolidando giorno dopo giorno e a suffragare un accenno di ritirata del virus c’è anche l’esiguo tasso di positività dei tamponi riscontrati. Una percentuale del 3,29 per cento che non si riscontrava dal 12 ottobre. Restano le incognite legate ai dati ospedalieri che continuano a mostrare una certa stabilità pur con oscillazioni quasi quotidiane. Sullo sfondo, il dato dei decessi che non accenna ad affievolirsi: ieri altre 8 vittime Covid, sei delle quali tra Perugia e Foligno. Si consolida anche l’età target del SarsCov2 che nelle ultime tre settimane (7.699 casi) ha continuato a colpire le tre fasce centrali, con l’età mediana a 45 anni e 8 mesi, cresciuta di mezzo anno.
Dopo la frenata festiva, tra lunedì e martedì mattina è ripresa l’attività di monitoraggio attraverso i tamponi molecolari con un totale di 4.376 esami processati. Dai quali sono saltati fuori 144 nuovi positivi, con una delle incidenze più basse registrate dal primo ottobre in poi. Cambia di poco ma resta in discesa la media mobile settimanale passata dal 7,52 al 7,32%. Il mese di novembre si è chiuso con oltre 122mila tamponi dai quali sono emersi 13.005 nuovi contagi, con un’incidenza dell’11,26%: a ottobre 94.862 tamponi processati con 8.447 casi certificati (8,9%). Negli ultimi due mesi sono cambiati i pesi tra sintomatici e asintomatici, coi primi passati dal 18,5 al 26,2% del totale dei positivi scoperti. Tornando all’ultima giornata, togliendo screening e re-testing, si arriva a un totale di 1.235 casi testati con l’11,66% di diagnosi di positività e una media mobile settimanale (tra gli indicatori utilizzati nel monitoraggio della Cabina di regia) del 21,9%, piuttosto stabile da alcuni giorni.
Stenta ancora a piegarsi in modo costante la curva dei dati ospedalieri ieri tuttavia in flessione, con 6 ricoveri in meno e il totale a 426, 25 in meno rispetto al picco registrato il 23 novembre con 451 degenti Covid negli ospedali umbri. Si registra un assistito in meno in terapia intensiva dove si contano ora 64 persone (il picco sempre il 23 novembre con 78 posti letto occupati in rianimazione). Ieri sono stati tuttavia segnalati altri 8 decessi col totale salito a 415 e un dato settimanale che resta consistente: 68 vittime col massimo che si è avuto il 21 novembre con 81 morti in una settimana. Il tasso di letalità, considerando i casi dal primo ottobre, si attesta all’1,54% (1,57% in Italia), ma la media mobile settimanale è in netta risalita. Complice il calo dei nuovi contagi, dal 2,8% del 25 novembre si è passati al 3,66 di ieri. Gli otto decessi di ieri sono di tre persone residenti a Perugia e altrettante a Foligno: gli altri due pazienti erano di Trevi e Spoleto.
LA MAPPA DEL CONTAGIO
Grazie al consistente numero di guariti, ieri altre 691 persone si sono liberate dal virus, gli attualmente positivi scendono quasi ovunque. Solo in sette comuni c’è stata una crescita di uno o, massimo, due casi come a Guardea ed Avigliano Umbro. Salgono invece a 89 le città alle prese col SarsCov2: dopo aver resistito oltre nove mesi, anche Vallo di Nera di è arreso e da ieri ha il primo positivo al suo interno. In discesa l’incidenza dei casi attivi sulla popolazione: ora si contano 33 città con un indice sopra a 10. I dati più alti si registrano a Gualdo Cattaneo (15,27), Bettona (15,04), Cerreto di Spoleto (14,82), Bastia Umbra (14,41) e Trevi (14,01).
L’ETÀ DEI CASI
In tre settimane l’età mediana dei casi totali certificati in Umbria (23.952) si attesta a 45 anni e 8 mesi, in leggera crescita (un semestre circa). Il 39,6% dei positivi appartiene alla fascia 40-64 anni, il 26,24 alle persone tra 18 e 39 anni, il 20,32% agli over 65. Con l’abbassamento delle temperature, la crescita maggiore di casi (in totale 7.699 dall’11 novembre), con una crescita del 60%, c’è stata tra gli ultra ottantenni e tra i bambini 0-5 anni, a seguire nella fascia 65-79 anni.

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