Scuola, test sierologici in drive–in: scatta il piano per 16mila professori e Ata

Scuola, test sierologici in drive–in: scatta il piano per 16mila professori e Ata
di Remo Gasperini
3 Minuti di Lettura
Giovedì 20 Agosto 2020, 08:20

PERUGIA - Sono potenzialmente quasi 16mila i lavoratori delle scuole umbre che da lunedì prossimo si sottoporranno ai test sierologici per la ricerca di anticorpi specifici del virus SARS-CoV-2 con accesso “modello drive-in”, per evitare assembramenti, come notificato nel corso dell’ultima conferenza di servizio. Il “potenzialmente” è d’obbligo visto che il test è su base volontaria anche se dai primi riscontri l’adesione tra gli oltre 13mila docenti e i 2.500 Ata sarà massiccia. La direzione regionale Salute e Welfare della Regione ha demandato l’esecuzione del test non ai medici di famiglia, come risultava dalle prime comunicazioni nazionali, ma alle aziende Asl che si sono organizzate per distretto, in Umbria sono 12, cioè sei 6 per ciascuna delle due aziende di Perugia e Terni.
LO SCREENING
I distretti hanno chiesto la collaborazione dei dirigenti scolastici chiamati a raccogliere le adesioni «per consentire una corretta ed efficiente programmazione ed esecuzione dei test sierologici, ed eventuale tampone, a tutto il personale delle scuole pubbliche, paritarie e private di ogni ordine e grado insistenti nel territorio» ha scritto per esempio il direttore del distretto perugino. Lo screening inizierà per tutti il 24 agosto e proseguirà nei giorni successivi a seconda del numero di test necessari. I primi a essere interessati saranno i docenti e non docenti delle superiori visto che saranno loro ad avere contatto con gli studenti con debiti, quelli che da quest’anno debbono partecipare agli ex corsi di recupero ora chiamati corsi PAI (Piano Apprendimento Individualizzato) a partire dai primi giorni di settembre. A Perugia, dove ci sono molte scuole e di conseguenza molti addetti, i presidi dovranno comunicare il piano entro 48 ore e questo nuovo compito unito alla perentorietà ha creato qualche malumore ma nessun dirigente ovviamente si sottrarrà a questa forma di collaborazione. Nel capoluogo i test andranno avanti per tre settimane. Il Distretto del Perugino offre la possibilità di effettuare lo screening il pomeriggio, dal lunedì al venerdì dal 24 agosto all’11 settembre, presso il Poliambulatorio Europa e presso il Centro di Salute di Ponte San Giovanni. A Gubbio, per esempio, per le scuole superiori (sono due) si risolverà tutto dal 24 al 27 e come sede è stata indicata quella della Protezione Civile. Poi toccherà al personale delle altre scuole. Nelle lettere inviate ai presidi dai distretti di Perugia e Alto Chiascio non è indicata la modalità drive-in che invece è ben specificata nelle “modalità organizzative” diffuse dal direttore regionale Salute e Welfare Claudio Dario. Possibile che la scelta si differenzi da città a città per la logistica e il numero di lavoratori da sottoporre allo screening.
PROCEDURA
Quotidianamente le Asl raccoglieranno i dati dei test, in particolare di quelli positivi, nonché degli esiti dei tamponi di conseguenza eseguiti e li comunicherà alla Regione che trasmetterà il tutto all’Istituto Superiore di Sanità. Cosa succederà a chi risulterà positivo al test sierologico? Lo spiega bene un passaggio della lettera spedita ai dirigenti scolastici dal distretto Alto Chiascio: «Al personale verrà somministrato un esame sierologico qualitativo, tramite prelievo capillare con pungidito.

In caso di esito positivo, verrà eseguito immediatamente il tampone molecolare orofaringeo». Fatto il tampone, e questo è stabilito a livello nazionale, nell’attesa dell’esito del test di biologia molecolare, il soggetto dovrà rimanere in isolamento domiciliare fiduciario. Intanto sull’uso delle mascherine i presidi che hanno risolto tutto secondo le regole del distanziamento sono pronti a chiedere che l’obbligo resti solo per chi il distanziamento non lo può garantire

© RIPRODUZIONE RISERVATA