Coronavirus, ecco chi ha preso i soldi
per la sicurezza nelle scuole

Sanificazione a scuola
di Remo Gasperini
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Giovedì 9 Luglio 2020, 09:44

PERUGIA Umbria arrivano 5 milioni e 288mila euro per «adeguamento e adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell'emergenza sanitaria da Covid-19». A riceverli sono le amministrazioni provinciali e comunali per sistemare le scuole di loro pertinenza. A dividersi il finanziamento sono le due province e 76 comuni, ma anche gli altri possono ancora accedere: il Ministero dell’Istruzione ha infatti pubblicato un nuovo avviso per quelli che non sono riusciti ad accreditarsi in tempo. Possono farlo fino alle 15 di oggi. Il finanziamento più importante, che in tutta Italia è stato calcolato per popolazione scolastica territorialmente competente, è andato alla Provincia di Perugia che avendo una platea di studenti da 20 a 30mila ha ottenuto l’annunciato milione di euro. Alla Provincia di Terni sono stati assegnati 500.000 euro per una popolazione scolastica tra 7 e 10mila studenti. Tra i comuni primeggiano ovviamente quelli dei due capoluoghi che hanno ottenuto rispettivamente 800mila (Perugia) e 520mila (Terni). Nella graduatoria pubblicata dal ministero 310mila euro sono andati al comune di Foligno; 160mila euro ai comuni di Spoleto e Città di Castello; 130mila ad Assisi e Gubbio, 110mila a Bastia e Corciano. Poco sotto i 100mila euro ci sono Marsciano, Narni, Orvieto e Umbertide con 90mila; Castiglione del Lago, Gualdo Tadino, Magione, S. Giustino e Todi potranno spendere fino a 70mila euro. I comuni più piccoli, verosimilmente quelli che hanno solo le scuole d’infanzia e primarie, hanno avuto 3mila euro. Il finanziamento arriva dai Fondi strutturali europei attraverso il Programma Operativo Nazionale (PON) che nel caso specifico riguarda gli adeguamenti delle strutture scolastiche alle norme post-covid. Sono ammessi, a titolo esemplificativo, “interventi di adattamento e adeguamento funzionale di spazi e ambienti scolastici, di aule didattiche, ma anche fornitura di arredi scolastici idonei a favorire il necessario distanziamento tra gli studenti”. Con questi soldi niente moduli prefabbricati o tensostrutture da piazzare nei cortili delle scuole, ma banchi e lavori sull’esistente.

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