L’Ufficio scolastico a precari e sindacati: «Graduatorie confermate ma valuteremo i reclami»

La protesta dei precari davanti all'Ufficio scolastico regionale
di Remo Gasperini
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Giovedì 24 Settembre 2020, 08:40

PERUGIA - «Stiamo tutti incollati al sito dell’Usr aspettando l’assegnazione». Oggi si torna a scuola, mentre sono centinaia i precari che vivono questa condizione da appesi alle Gps, le graduatorie provinciali che in tutta Italia stanno provocando un autentico caos nell’assegnazione delle supplenze. In Umbria anche ieri sono state fatte centinaia di nomine e altre cinquecento sono in arrivo e tutto si basa sulle contestate graduatorie esistenti. «In Toscana hanno deciso di bloccare tutte le nomine e ripubblicare le graduatorie mentre in Umbria - dicono i precari – la dottoressa Iunti ci ha detto che non è possibile farlo perché la scuola deve continuare altrimenti riprenderebbe tra un mese». Dall’incontro avuto mercoledì pomeriggio con il direttore dell’Usr i precari hanno avuto assicurazioni ma, come riferito, non quella che avevano più a cuore «e la conseguenza – dicono – sarà una marea di ricorsi». La delegazione composta da tre docenti ha invece ottenuto assicurazioni su altri punti come hanno raccontato i colleghi ai presenti all’incontro, oltre un centinaio, in attesa sotto l’Usr: «La Iunti si è detta dispiaciuta per la comunicazione che non è stata ottimale e che ora sarà tempestiva per una più agevole presa di servizio e comunque ci saranno avvisi su eventuali ritardi». Altro aggiustamento è stato la possibilità di scaricare il pdf del modulo di domanda che così farà da ricevuta. Sul fronte degli errori nei punteggi i precari riferiscono di aver avuto assicurazioni che «per tutte le casistiche che dovessero rimanere in sospeso di docenti che non hanno avuto il posto per errori di punteggio, lavoreranno per capire e gestire i casi nel mondo migliore con l’obiettivo di mantenere la legittimità delle nomine fatte». Sulle problematiche Gps, ieri c’è stato l’incontro organizzazioni sindacali e Usr «che si è svolto in uno spirito di critica costruttiva da parte dei sindacati che hanno riconosciuto all’amministrazione regionale la volontà di trovare una soluzione positiva alle problematiche emerse». Tutte le sigle hanno denunciato l’inadeguatezza del sistema di reclutamento informatizzato a livello centrale «che avrebbe avuto bisogno di una fase di sperimentazione ben più significativa», e la conseguente difficoltà dei precari nella compilazione delle domande. Maida (Cgil), Cassetta (Cisl), Marinelli (Uil), Di Benedetto (Snals), Pirrami (Gilda) e Rosano (Anief) hanno così riassunto le garanzie ottenute dall’Usr: «Il controllo e la correttezza dei contratti stipulati a seguito della validazione operata dalle scuole e la valutazione di tutti i reclami pervenuti. Operazioni che avverranno in tempi che dovranno garantire il corretto svolgimento dell’anno scolastico»

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