Grazie al controllo sempre attento che nella scuola molto aperta viene fatto dal personale docente, ad accorgersi del pericolo di intrusione nelle classi virtuali, specificatamente su «utilizzo improprio della modalità di lezione a distanza – videoconferenza» è stata Rita Coccia, la dirigente del Volta, che avvertito il pericolo non ci ha pensato un minuto a diramare una circolare stringente indirizzata a tutte le componenti della scuola: studenti, genitori, docenti e personale Ata. Ha scritto la Coccia: «Si comunica agli alunni, ai genitori e ai docenti che alle lezioni in videoconferenza, organizzate dai singoli docenti, sono ammessi solo ed esclusivamente gli alunni della classe».
Dalla premessa alla regola: «Qualora si inseriscano durante la lezione soggetti esterni – ordina la Coccia -, il docente deve espellere l’utente ignoto cliccando sul nome e su rimuovi dal meeting. Considerato che l’accesso alle video lezioni è permesso tramite l’utilizzo di dati e link personali, gli studenti che forniranno ad esterni tali credenziali saranno sanzionati come da regolamento d’istituto; se non verranno individuati i singoli responsabili, la classe intera subirà il processo sanzionatorio».
Dal tono usato dalla preside si capisce che di trasgressioni ve ne siano state. Il problema delle credenziali ad altri è grave, se si capisce che per tenere in attività i ragazzini delle elementari e medie è possibile che vengano passate dai genitori ai nonni che hanno in custodia i nipoti, alle superiori questa necessità non esiste. In tema di video lezioni magari interattive, vedere transitare dietro gli studenti collegati familiari o sentire i loro commenti è proprio fuori luogo e fuori regola. E la Coccia lo rimarca nell’ultimo passaggio della circolare diramata venerdì scorso: «Resta difficile, in un momento come questo, comprendere le ragioni di azioni di questo tipo, si confida sul vostro senso di responsabilità».
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