Regge però l’urto della nuova ondata l’ospedale Santa Maria, con i ricoveri che sono costanti e non crescono. Sono diciassette i posti letto occupati al reparto di malattie infettive sui 22 disponibili. Reparto, indipendentemente dalle fasi della pandemia, che ha continuato ad assicurare costantemente il ruolo di supporto a tutta l’attività assistenziale del Santa Maria con la finalità di essere l’unica struttura ad ospitare pazienti positivi al Covid-19. I posti letto sono passati da 12 a 22 ma presto e grazie ad una riorganizzazione logistica in atto presto ci sarà spazio per creare posti aggiuntivi
In caso che i posti letto si esauriscono potrebbe venire aperto di nuovo il reparto Covid al quinto piano. Grazie all’esperienza maturata nei mesi più critici dell’emergenza il personale medico e infermieristico della Pneumologia è già formato ed anche i modelli organizzativi sono stati collaudati. Ciò consente, in caso di necessità, di recuperare spazi per i pazienti positivi o sospetti al Covid, adeguando la struttura di Malattie dell’Apparato Respiratorio posta al quinto piano in maniera progressiva e modulare, con percorsi separati e disponibilità da 10 fino a oltre 40 posti letto dedicati considerando l’intero dipartimento. La Pneumologia, infatti, dotata di alcuni letti monitorizzati e ventilatori respiratori, ha rappresentato e rappresenta un livello di assistenza intermedio, rispetto a quello dell’infettivologo e del rianimatore, in particolare per quei pazienti positivi con insufficienza respiratoria causata dalla polmonite, la principale manifestazione dell’infezione da Covid.
Nel frattempo si è ricostituita la task-force Covid aziendale che dovrà seguire passo passo la probabile seconda ondata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA