C’è semmai un problema di tempi legato all’approvvigionamento, soprattutto dei prodotti lavorati e in particolare nell’ortofrutta. «Non mi risultano ritocchi importanti – aggiunge Samuele Tognaccioli, presidente regionale Fida Confcommercio - se non su prodotti stagionali e a causa del maltempo, ma questo succede tutti gli anni. Riscontriamo difficoltà con i prodotti lavorati (ad esempio, le insalate pronte) per problemi di lavorazione: gli addetti sono di meno e la produzione va a rilento. Se c’è stato qualche aumento è legato alle difficoltà nel trasporto e nella lavorazione, ma come materia prima non ci sono rincari. Il prezzo delle fragole, ad esempio, questa settimana si è ridotto del 40% ma già sappiamo che per le criticità evidenziate la prossima settimana il listino potrebbe salire anche del 30%, ma è un discorso di stagionalità e lavorazione». Un aspetto confermato da Federcarni. «Dalla logistica alle preparazioni il comparto subisce rallentamenti – aggiunge Tabarrini – ma non ci sono altre criticità e se qualcuno in questo periodo ha aumentato i prezzi va denunciato». Un invito che arriva anche dal Codacons: «Segnalate sempre se si capisce che i prezzi, come avvenuto per le mascherine, non sono quelli di sempre».
Il commercio, anzi, si muove per bloccare i prezzi. «Come gruppo – aggiunge Tabarrini, titolare di due punti vendita Simply - non solo non abbiamo aumentato ma abbiamo “fissato” 500 prodotti e parteciperemo alla spesa solidale, praticando un ulteriore sconto a chi si presenterà con la card. Siamo consapevoli delle difficoltà che sta attraversando il Paese e vogliamo essere parte integrante anche a livello sociale per chi ha più bisogno. In questo momento ogni aumento di prezzi, fatta eccezione per l’ortofrutta, sarebbe ingiustificato».
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