Umbria in zona gialla. Tra Dpcm e ordinanza Tesei, ecco cosa si può fare

Umbria in zona gialla. Tra Dpcm e ordinanza Tesei, ecco cosa si può fare
di Federico Fabrizi
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Giovedì 5 Novembre 2020, 07:27

PERUGIA Coprifuoco a partire dalle 22 e niente shopping neanche il sabato. Dovrebbero essere queste le principali novità che toccheranno l’Umbria finita per il momento nelle caselle “gialle” del nuovo Dpcm. L’incrocio del parametro Rt e dei 21 indicatori fissati dall’Istituto superiore di Sanità piazza il Cuore verde tra i territori “meno peggio”.
GLI SPOSTAMENTI
Il divieto di spostamento scatta dalle 22 alle 5, sono ammesse deroghe per casi «motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute», ma servirà l’autocertificazione.
Il modulo è scaricabile dal sito del Ministero dell’Interno ed è lo stesso che era stato predisposto in occasione del Dpcm del 24 ottobre e già utilizzabile per le ordinanze in vigore nelle Regioni dove era stato stabilito il coprifuoco. In pratica, un modello standard - che avranno a disposizione anche le pattuglie delle forze di polizia - nel quale si dovranno indicare i motivi dello spostamento. I controlli verranno fatti a campione e chi non riuscirà a dimostrare il motivo indicato nell’autocertificazione, verrà denunciato.
IL COMMERCIO
Cambia qualcosa anche per il commercio: l’ultima ordinanza Tesei stabiliva fino al 14 novembre la chiusura domenicale di esercizi commerciali di vicinato, centri commerciali e attività su aree pubbliche. Il Dpcm aggiunge anche la chiusura dei centri commerciali il sabato.
LE SCUOLE
Il decreto di ieri fissa la didattica a distanza al 100 per cento per tutti gli studenti delle Superiori e per la terza media. In questo caso il provvedimento regionale è già più rigido: dad al cento per cento per le Superiori e per tutte le classi delle Medie almeno fino a metà novembre. La Regione ha ribadito ieri sera la linea “più dura” rispetto a quella stabilita dal decreto del Presidente del Consiglio.
I TRASPORTI
Infine, il Dpcm si sovrappone all’ordinanza Tesei per la capienza al 50 per cento dei mezzi pubblici.
STRAPPO CON I SINDACATI
E ieri si è consumato lo strappo tra Regione e sindacati. «Due incontri istituzionali al massimo livello assolutamente inconcludenti», è netto il giudizio dei s rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil e delle rispettive categorie della funzione pubblica dopo il breve colloquio di ieri: «Nessuna novità, nessun cambio di direzione nonostante le gravissime criticità, in tema di assunzioni, sicurezza ed organizzazione, che quotidianamente vengono denunciate dalle lavoratrici e dai lavoratori: è un atteggiamento irresponsabile».
Cgil, Cisl e Uil invieranno quindi una comunicazione formale alla presidente della Regione e al prefetto di Perugia, sottolineando «l’ulteriore chiusura dalla parte istituzionale e riconfermando la richiesta del tavolo conciliativo in prefettura».
Queste le priorità: «Assunzioni di personale a tempo indeterminato - affermano i segretari di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, Tatiana Cazzaniga, Luca Talevi e Marco Cotone - e un’organizzazione attenta del servizio sanitario, con l’opportuno coordinamento tra ospedali e territorio, con particolare riferimento a pediatri, medici di medicina generale, strutture socio sanitarie ed assistenziali, Usca, garantendo a tutti gli operatori impegnati in prima linea la fornitura di adeguati e sufficienti dispositivi di protezione».
QUESTIONE ABORTO
E sul fronte sanitario la senartrice del Movimento 5 Stelle Emma Pavanelli torna sulla questione aborto: «Cosa aspetta la presidente Tesei a fare un passo indietro e ritirare la delibera che a giugno, in piena emergenza Covid-19, ha obbligato le donne al ricovero di tre giorni, anche per interrompere una gravidanza con la pillola RU486?».

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