Coronavirus, frenata dei positivi ma con un terzo dei tamponi

Coronavirus, frenata dei positivi ma con un terzo dei tamponi
di Fabio Nucci
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Martedì 29 Settembre 2020, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 07:11

PERUGIA - Dopo sei giorni con non meno di 19 casi, tra domenica e lunedì mattina il numero dei nuovi contagi è sceso a 11. Ma si tratta di una frenata virtuale, considerando il ridotto numero di tamponi eseguiti, 601, con un tasso di positività dell’1,83% tra i più elevati di settembre. Ma quella che si è chiusa, dopo una breve fase di rallentamento, è stata una settimana di ripresa dello screening con oltre 12.500 tamponi eseguiti e un +13% rispetto alla precedente. Questo aspettando il nuovo modello organizzativo “drive-through”, ieri sul tavolo del Centro operativo regionale (Cor) che ne ha approvato una parte e che a regime in ogni postazione dovrà garantire 96 tamponi al giorno.
Quella di ieri può essere considerata una pausa sul versante dei numeri del Covid in Umbria, con un terzo dei tamponi eseguiti rispetto alla media e 11 casi certificati in cinque città: 3 a Terni e a Spoleto, 2 a Foligno e a Perugia, un altro a Bastia Umbra. Ai nuovi contagi, sono corrisposti un numero più basso di guarigioni: dopo 11 giorni a doppia cifra, ieri solo 4 guariti in altrettante città. Ne consegue un aumento degli attualmente positivi, da 506 a 513 con una risalita anche dei degenti-Covid, passati da 36 a 41, con 5 ricoverati in più. I pazienti sono distribuiti tra Perugia (20), Terni (19) e Città di Castello (2). Complice la domenica, nell’ultima giornata di monitoraggio sono stati eseguiti 601 tamponi, con 328 persone testate. In 7 casi il contatto attuale col virus è stato diagnosticato grazie al tracciamento dei contatti e allo screening, mentre per 4 persone l’esito positivo del tampone è stata la risposta a un sospetto diagnostico. Da quando a metà estate è partita la relativa campagna, 713 positivi su 931 sono stati scoperti grazie allo screening, un caso su 4 da sospetto diagnostico.
Proprio su tale versante, la sanità umbra intende fare, come annunciato nei giorni scorsi dall’assessore Luca Coletto, un ulteriore salto di qualità incrementando le postazioni “drive through” e allargando la platea di chi le potrà sfruttare. Un modello organizzativo che prevede 5 postazioni sul territorio della Usl Umbria 1, 7 in quello della Usl Umbria 2. Secondo il nuovo sistema, ognuna sarà attiva 8 ore al giorno e potenzialmente in grado di eseguire un tampone ogni 5 minuti, 96 in un giorno (un migliaio considerando gli 11 siti). L’accesso dovrà avvenire su prenotazione. Nelle stesse postazioni saranno eseguiti anche test sierologici. Di tale nuova organizzazione si è parlato ieri mattina nella riunione del Cor, convocata in via telematica nella quale è anche emerso che gli avvisi pubblici per la ricerca dei Covid-hotel, dove garantire l’isolamento dei positivi evitando il contagio familiare, sono andati deserti e la “funzione sanità” regionale sta quindi cercando un piano B. Sul tavolo del Cor anche la situazione nelle scuole che negli ultimi giorni oltre all’ordinanza regionale hanno ricevuto anche un ulteriore nota del Ministero su alcuni aspetti operativi (vedi giustificazione assenze). Al momento risultano circa 500 per persone in quarantena tra personale e alunni, con una ventina di classi coinvolte. Tutti i casi “scolastici” risultano importati dall’esterno, in famiglia o in altri ambiti (sport, tempo libero).

Molti degli isolati si apprestano ad essere “liberati”, come a Spoleto dove i tamponi fin qui eseguiti sui 150 contatti stretti della studentessa dell’Alberghiero hanno dato esito negativo

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