Coronavirus: impennata di guariti, ma l'indice Rt torna a salire

Coronavirus: impennata di guariti, ma l'indice Rt torna a salire
di Fabio Nucci
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Sabato 19 Settembre 2020, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 08:21

PERUGIA-  In una giornata segnata da un’impennata di guarigioni, 33 il valore più alto dal ritorno estivo del virus, il monitoraggio settimanale torna a indicare un indice Rt in risalita. Considerando i dati dal 7 al 13 settembre, la stima del numero di riproduzione del virus è pari a 0,85; stesso valore delle Marche in una posizione mediana, considerando che in cinque regioni più Trento il valore resta sopra il livello di guardia. Tutto questo, mentre è partito il censimento dei positivi nelle scuole, con i primi dati effettivi che, dopo una settimana di lezioni, dovrebbero essere disponibili già lunedì.
Tutto questo in una situazione di grande imprevedibilità nell’andamento del contagio con altri 21 positivi censiti, nonostante il numero inferiore di tamponi rispetto ai giorni scorsi, 1.684. Una quantità sufficiente a restituire alla loro quotidianità 33 persone per le quali l’esito dell’esame è risultato negativo. Record di guariti a Perugia, 16 con altri sei nuovi contagi e casi attivi scesi a 87, gli stessi di Terni. L’elevato numero di guarigioni ha restituito la condizione covid-free a tre comuni: Bettona, Città della Pieve e Castiglione del Lago, col totale delle città alle prese col virus sceso da 55 a 52, 17 delle quali con un solo caso residuo all’interno. Nuovi guariti anche a Gubbio (3) e a Cannara e a Panicale (2). Ne consegue la prima consistente riduzione a livello regionale nel computo degli attualmente positivi, scesi da 472 a 460: un -12 che riporta alla fase discendente della curva del contagio vissuta a maggio.
Un trend che può rassicurare sulla relativa velocità di guarigione dei “malati” che in Umbria sono 455, il 21% del totale dei casi certificati dall’inizio dell’epidemia arrivato a 2.160. Un’incidenza più elevata rispetto al dato nazionale, pari al 14,4%. Rispetto ai nuovi positivi certificati, resta predominante il numero di quelli scoperti da screening e contact-tracing, ieri 14 sui 21 casi totali registrati. Da metà luglio, 551 contagi su 706 (78%) hanno riguardato asintomatici, scoperti grazie ai controlli. Tamponi che riguardano anche persone di rientro dall’estero, paesi considerati a rischio, come accaduto a un sudamericano tornato a Umbertide con sintomi sospetti, risultato positivo e ricoverato in ospedale. Caso che sarà incluso oggi nel conteggio ufficiale della Regione. Tra i positivi censiti ieri, invece, si allargano i cluster di Amelia, Todi, Stroncone, Spoleto, Bastia e Narni.
Quanto al monitoraggio del Ministero della Salute e dell’Iss, dopo tre settimane in calo, l’indice Rt è tornato a salire passando da 0,77 a 0,85. Stima, quest’ultima, ottenuta in base a 143 casi con data di prelievo/diagnosi compresa nella settimana 7-13 settembre, durante la quale si è avuta un’incidenza di 16,24 casi ogni 100mila abitanti. Rispetto alle scorse settimane, c’è stata una generale riduzione dei casi importati dell’estero e nella maggior parte delle situazioni, l’infezione viene contratta “in casa”, con l’Iss che indica “una maggiore trasmissione in ambito domiciliare/familiare” e tra persone più adulte rispetto a fine agosto/inizio settembre.

Tutto questo aspettando l’effetto-scuola. In corso, come confermato dal commissario Antonio Onnis, il censimento dei casi plesso per plesso. Sotto la lente, in particolare infanzia e primaria.

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