Regioni da chiudere, anche l'Umbria nel braccio di ferro con il Governo

Regioni da chiudere, anche l'Umbria nel braccio di ferro con il Governo
di Federico Fabrizi
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Lunedì 2 Novembre 2020, 08:45

PERUGIA - Il derby tra Governo e Regioni è ormai diventato una classica della domenica, tipo 90’ minuto. Il braccio di ferro, anche stavolta, è sul prossimo decreto “anti-Covid” del governo in arrivo probabilmente domani: Palazzo Chigi immagina un meccanismo “automatico” di chiusura delle aree con indici più preoccupanti, i governatori - anche Donatella Tesei - ribattono al contrario l’opportunità di un provvedimento unitario da parte dell’Esecutivo per tutto il territorio nazionale.
I NUMERI
L’ultimo report dell’Istituto superiore di Sanità tiene l’Umbria fuori dalla lista “rossa”, quella con le aree definite ad alto rischio. Tuttavia, il parametro Rt (cioè l’indice di trasmissibilità del virus) è uno di quelli che potrebbe essere inserito nel decreto per far scattare il segnale di aperto o chiuso. Nel Dpcm la soglia limite potrebbe essere fissata a 1,5. Se è sotto si resta aperti, se sale si chiude. Nei calcoli dell’Iss il parametro Rt per il Cuore verde è stato calcolato a 1.67. Ma in cima all’elenco dei territori che potrebbero essere bloccati figurano per ora Piemonte, Lombardia, Campania e Val d’Aosta.
IL BRACCIO DI FERRO
Ieri è andato in scena un lungo confronto tra ministri e governatori, questa mattina è prevista un’altra riunione della conferenza Stato-Regioni. Il tema somma amministrazione, salute un po’ di politica: i presidenti di Regione non ci stanno a interpretare la parte dei cattivi per conto del governo, perché alla resa dei conti toccherebbe alle giunte regionali mettere l’ultima firma sulla decisione di chiudere zona per zona.
E poi - spiegano - sarebbe complicata la gestione degli spostamenti: chi può passare da una regione chiusa ad una aperta? Per quali motivi? E come si controlla il sistema? Su questo punto la maggioranza dei governatori - in particolare sul lato centrodestra - preme perché sia il governo a prendersi la responsabilità di «decisioni unitarie su tutto il territorio nazionale». Oggi, probabilmente, si decide.
A proposito di chiusure locali, considerando i numeri degli ultimi giorni, il comune di Assisi potrebbe diventare zona rossa.
 

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