«Stiamo lavorando – assicura il dottor Luca Sapori, direttore di presidio sia al San Giovanni Battista di Foligno che al San Matteo degli Infermi di Spoleto – per riprendere a pieno ritmo prima possibile, ma sono numerosi gli aspetti da prendere in considerazione. Definire una tempistica in questo caso non è ancora possibile, perché al di là dell’organizzazione degli ambulatori dei singoli presidi, per riprendere l’attività a pieno regime occorrerà attendere le disposizioni della direzione generale. Le interlocuzioni sono ovviamente continue, ma un’indicazione sui tempi non posso fornirla». Gli ambulatori e gli spazi di servizio, a detta di Sapori, sono stati già riorganizzati. «Nelle sale d’attesa, ad esempio, è previsto un utente ogni tre metri quadrati. Va da sé che una sala di 30 metri quadrati, spesso a servizio di più ambulatori, non può ospitare più di dieci utenti. Le misure di distanziamento e la relativa riorganizzazione degli spazi è già stata attuata, ora però occorre vedere come adeguare i servizi ambulatoriali a questa nuova dimensione». La questione della ripresa della piena operatività dell’ospedale, in questi giorni, è al centro del dibattito politico a Foligno. E dopo le preoccupazione espresse dall’opposizione, ieri è stato il sindaco Stefano Zuccarini ha replicato: «Siamo al lavoro per il ripristino della piena efficienza e funzionalità. Non è il momento di strumentalizzare».
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