Coronavirus, la maturità monitorata
da squadra di soccorso anti-covid

lìLa sanificazione delle aule La sanificazione delle aule
di Remo Gasperini
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Martedì 16 Giugno 2020, 09:13

Maturità: entra in campo il 118 Sicurezza per chi manifesta sintomi: il ruolo della Cri resta immutato sarà attivato il servizio di emergenza Tutte le commissioni al lavoro: nessuna defezione di presidenti Solo un piccolo malore di un pro subito rientrato PERUGIA Maturità, entra in campo il 118. No, non è un super voto nell’anno straordinario marchiato dal Covid-19 che lascia a 100 il top della valutazione, il 118 è il servizio di pubblica assistenza che interverrà nel caso qualcuno tra studenti, commissari o personale Ata manifesti sintomi riconducibili al virus. La soluzione, che a dire il vero sembra normale, mette fine al dibattito che si è sviluppato in sede di Tavolo permanente per la sicurezza della Maturità nel corso della quale si era ipotizzato un buco nella filiera del soccorso. Questo il ragionamento: per chi dovesse star male ogni scuola ha dovuto destinare un ambiente per l’immediato isolamento ma sul chi subito dopo debba trattare il soggetto non c’è risposta. Tutto ruotava attorno al ruolo del personale della Croce Rossa che da quanto emerso al termine del primo tavolo regionale si sarebbe occupato solo della formazione del personale scolastico sull’uso dei presidi e del controllo in itinere di esami del rispetto delle norme tipo tenere la mascherina e mantenere le distanze. Dopo il tavolo era stato infatti spiegato che «il personale della Croce Rossa sarà presente non per azioni sanitarie». Punto. Sul ruolo della Croce Rossa e gli accordi nazionali con il Miur c’è stato però un approfondimento dei sindacati della scuola di Cgil, Cisl e Uil che ha portato gli stessi a chiedere la sottoscrizione da parte del presidente regionale della Croce Rossa Italiana, Paolo Scura, dell’assessore regionale Paola Agabiti e della dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Antonella Iunti di un «Piano d'Intervento Regionale”. Lo scopo è di garantire, da parte del personale della Croce Rossa, presente nei pressi delle istituzioni scolastiche sede d'esame, il servizio di “protezione e soccorso sanitario delle persone che, durante lo svolgimento degli esami, dovessero manifestare eventuali sintomatologie COVID-19». A questa sollecitazione d’urgenza «per consentire la massima garanzia di tutela della salute a tutti soggetti interessati» i sindacati sono arrivati facendo riferimento allo statuto della Croce Rossa e al protocollo nazionale firmato dagli stessi sindacati con il Miur il 19 maggio che metteva nero su bianco la ”attivazione di protocolli sanitari al fine di vigilare su eventuali sintomatologie COVID-19 che si dovessero manifestare nella sede d'esame”. In attesa di conoscere l’esito di questa istanza, ieri sera nel documento indirizzato anche alle scuole pubblicato dall’Usr contenente “le indicazioni operative attuative delle misure definite con Documento Tecnico del 15 maggio 2020 del Comitato Tecnico Scientifico”, approvate in data 11 giugno 2020 dal Tavolo di lavoro permanente regionale c’è stata la risposta: in caso di necessità la tutela della salute di studenti, docenti e quanti dovessero stare male nelle sedi degli esami sarà garantita dal 118. «Non ci sarà alcun vuoto - ha assicurato la dirigente dell’Usr Antonella Iunti -. Se qualcuno sta male va nell’ambiente destinato all’isolamento e immediatamente viene allertato il 118 e informato, contestualmente, dei fatti il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica competente per territorio, fornendo tutte le informazioni richieste. La sicurezza è assicurata». COMMISSIONI Tutte le 184 commissioni si sono insediate regolarmente, non ci sono dunque stati casi di rinuncia all’ultimo momento. Tutto si è volto nella regolarità e nella stragrande maggioranza dei casi i lavori si sono conclusi nell’arco della mattinata.

Da segnalare solo il leggero malore assolutamente estraneo al Covid-19 di un commissario di una scuola perugina che però è presto rientrato. Nelle riunioni plenarie si è parlato anche del numero di studenti per giorno che sarà possibile esaminare. «Considerata l’ora di durata del colloqui, la successiva breve riunione per decidere il voto e la necessità di sanificazione che prende un quarto d’ora – ricorda Fabio Gallina preside dell’IC Perugia 5 ora presidente di commissione a Sant’Anatolia di Narco - in molti hanno fissato in quattro al giorno gli esaminati. Così ho fatto io». A cinque potranno arrivare scuole più grandi come il Marconi di Foligno ove la dirigente Maria Paola Sebastiani ha organizzato un’apposita squadra di collaboratori che sostituisce al volo tutta la postazione dello studente uscente con una già igienizzata. Oggi, giorno prima degli esami, commissioni a riposo e primi studenti sotto stress.

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