Concorso per infermieri Covid a rischio ricorsi: «Pasticcio con la graduatoria»

Infermiere al lavoro
di Ilaria Bosi
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Domenica 11 Ottobre 2020, 08:48 - Ultimo aggiornamento: 10:14

PERUGIA Pasticcio nella graduatoria di preselezione del maxi concorso per infermieri: i punteggi sono sballati e, tra gli esclusi, c’è già chi annuncia ricorso. Nella prima vera prova selettiva della sanità umbra post concorsopoli, a finire nel caos è la procedura pubblica bandita a fine marzo da Ausl Umbria 2 e Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni. Un concorso dai grandi numeri, con circa 4mila partecipanti e il superamento della preselezione per i primi 2.500 in graduatoria. Trecentoventiquattro le assunzioni promesse: 217 (con riserva di 75 per le forze armate e 61 per il personale interno) alla Asl 2 e 107 (con riserva di 32 posti per le forze armate) all’Azienda Ospedaliera di Terni. Ma il primo scoglio da superare, appunto, era la preselezione che si è svolta, in 8 sessioni, dal 21 al 24 settembre al Centro Fiere di Bastia Umbria. La graduatoria di merito è uscita il primo ottobre, ma i festeggiamenti, per alcuni dei primi 2.500 classificati, sono durati poco. Così come la delusione per alcuni degli esclusi. Il motivo è semplice: quella graduatoria era sballata (con punteggi variati anche per centinaia di unità, a quanto pare) ed è stata quindi riformulata. L’annuncio lo hanno fatto le due aziende, attribuendo al “correttore automatico” i clamorosi errori. Si legge nell’avviso: “A seguito della revisione della correzione effettuata dalla Commissione del concorso, conseguentemente alla rilevazione di errori materiali nelle matrici utilizzate per la videolettura ottica (correttore automatico) degli elaborati, è stata riformulata la graduatoria di merito dei candidati che hanno superato la preselezione”. Uno scivolone che potrebbe determinare conseguenze, tanto che la Asl precisa: “Ai candidati per i quali la modifica del punteggio determina ammissione/esclusione rispetto alla graduatoria precedente, viene inviata specifica comunicazione”. Con tante care scuse.

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